Roccamonfina- Crisi demografica e istruzione

“L’Italia fa sempre meno figli: nel 2018 sono stati 439.747 bambini, oltre 18 mila in meno rispetto all’anno precedente e quasi 140 mila in meno nel confronto con dieci anni fa. Il dato emerge dal report dell’Istat sulla natalità e la fecondità della popolazione nel 2018”. “La contrazione dell’economia italiana registrata negli ultimi anni ha portato a una consistente crescita della disoccupazione giovanile, a un calo dell’occupazione (soprattutto maschile) e all’aumento del numero di Neet (Not in education, Employment or Training) cioè di coloro che non lavorano, non studiano, né seguono corsi di formazione. Questi indicatori, insieme ad altri legati alla diminuzione della spesa media familiare e all’aumento del numero di famiglie sotto la soglia della povertà assoluta, suggeriscono chiaramente un peggioramento della condizione economica media delle famiglie italiane (De Rose e Strozza, 2015)”. Il calo demografico rappresenta uno dei fattori che determina una forte diminuzione della popolazione scolastica. Un trend sicuramente negativo che non mancherà di ripercuotersi nei prossimi anni sulle iscrizioni degli alunni nei diversi gradi dell’istruzione. I dati statistici ci indicano un vertiginoso calo delle nascite dovuto a diversi fattori, tra cui quello legato alla mancanza di lavoro. Questo fenomeno, che un tempo interessava solo i piccoli centri urbani, adesso vede coinvolte anche città con un considerevole numero di abitanti. Purtroppo, questo scossone ha portato e porterà forti difficoltà nell’ambito della scuola, proprio quando bisognerà formare le classi. Come si legge, a tal riguardo, nella Delibera della Giunta Regionale Della Campania n. 616 del 04/12/2019, in riferimento al “Dimensionamento della Rete Scolastica e programmazione dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2020/2021” con DGR n. 212 del 20 maggio 2019 sono state approvate le “Linee guida di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa-A.S.2020/2021”; “CONSIDERATO che spettano alla Regione le competenze circa la definizione degli indirizzi di programmazione e l’approvazione dei piani regionali di organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa di tutto il sistema di istruzione e formazione”. Già da diversi anni si è assistito ad un’associazione di istituti scolastici che ha dato origine agli Istituti Comprensivi (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado) con un unico Dirigente Scolastico. Il decremento demografico si sta rivelando come una vera emergenza per la scuola italiana e, in alcuni casi, il calo delle nascite viene in parte ammortizzato dalla presenza di alunni stranieri che nonostante nascono e vivono in Italia, non garantiscono la futura iscrizione a scuola. Roccamonfina la ridente cittadina dell’Alto Casertano, che fonda prevalentemente la propria economia sul commercio, potendo fornire solo il grado d’istruzione del Primo Ciclo, già da tempi lontani ha visto impiegati e docenti spostarsi verso altre cittadine per svolgere la propria professione. Anche oggi vi sono molti ragazzi che pur avendo l’Università a meno di un’ora di macchina preferiscono trasferirsi in grandi città, anche molto lontane, per poi rimanervi. La reggenza per l’anno scolastico in corso che ha subito l’Istituto Comprensivo Roccamonfina-Galluccio, è frutto proprio del calo demografico legato ai fattori elencati in precedenza e, come si legge da quanto scritto e pubblicato in un decreto dell’USR Campania- Miur 27 agosto 2019, vi è un lungo elenco di scuole normo e sotto dimensionate in tutta la Provincia di Caserta, dall’elenco emergono non solo Roccamonfina-Galluccio, ma anche scuole di realtà numeriche di gran lunga maggiore, come Caserta, Piedimonte Matese, Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca, ed il fenomeno è comunque diffuso in tutte le altre Province della Campania. Con la Legislatura Montefusco, che non certo può impedire il calo delle nascite, si è cercato, riuscendoci, di migliorare la qualità della vita scolastica dei bambini presenti in paese, curandoli e accogliendoli attraverso il miglioramento degli ambienti, acquistando banchi, sedie e cattedre nuove che sono andate a sostituire quelle ormai usurate dal tempo; si è provveduto alla ristrutturazione del terzo piano delle Scuole medie creando dei laboratori multimediali per i ragazzi; di recente sono stati montati infissi, porte e attivato il riscaldamento presso la Scuola dell’Infanzia in via Quirini, dove è stata creata anche una simpatica zona gioco esterna, per favorire durante le belle giornate il contatto diretto con la preziosa aria roccana. Sono in via di conclusione anche i lavori, iniziati tantissimi anni addietro, dell’Asilo nido. Infine, l’illuminazione degli Istituti Scolastici subirà il passaggio al Led con il relamping. L’impegno mostrato dall’Amministrazione Montefusco, anche per la cura delle scuole, sta a testimoniare il forte attaccamento ed il vivo senso civico verso il proprio territorio. Questi, così come altri significativi risultati raggiunti, ovviamente, hanno una ricaduta positiva sull’intera cittadina.

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