Non siamo fatti per tutti
Vi siete mai chiesti perché andiamo d’accordo con una persona piuttosto che un’altra o perché teniamo ad una determinata persona mentre un’altra ci risulta indifferente? La risposta è più semplice di quanto immaginiamo. Noi siamo fatti di sensazioni, di percezioni oltre che di ragione. Siamo attratti da una persona piuttosto che da un’altra per via ad esempio di un particolare profumo percepito, tono della voce rassicurante, caratteristiche fisiche/caratteriali in cui ci ritroviamo appieno e che ci fanno sentire come a casa. Abbiamo un incessante bisogno di relazioni interpersonali, siano esse significative o meno, che assolvano al nostro bisogno di appartenenza. Siamo tesi ad iniziare una relazione con le persone più vicine a noi (vicinanza), con le persone attraenti (attrazione fisica), con le persone che sono più simili a noi (somiglianza) e con le persone a cui piacciamo (reciprocità). Proseguiamo e manteniamo una relazione per via della possibilità di rivelare parti del nostro sé, per lo scambio equo tra costi e benefici e per il sostegno che reciprocamente si dà e riceve dalla relazione. A volte però, le relazioni possono anche avere dei cedimenti e/o concludersi e le persone, in tale caso, utilizzano strategie per risolvere il conflitto all’interno di essa. Tale conflitto può avere esiti sia positivi che negativi. Durante il corso della vita intratteniamo un numero infinito di relazioni con un altrettanto infinito numero di persone in quanto noi siamo relazione, noi siamo fatti di relazione e non è, dunque, possibile pensarci isolati dal resto del mondo.