Sei città campane candidate per il titolo di Capitale italiana della Cultura
Sono 6 le città campane candidate per il titolo di «Capitale italiana della Cultura» per l’anno 2021: Castellammare, Procida, Paestum, Giffoni Valle Piana, Padula e Teggiano.
La comunicazione ufficiale in una nota del ministero per i Beni e le Attività culturali, in tutt’Italia si registrano 44 candidature, tra cui l’Aquila che spicca per l’alto valore simbolico che avrebbe dopo il disastroso terremoto del 2009. La stessa voglia di riscatto, dopo la tragedia del ponte Morandi, esprime la presentazione della domanda da parte di Genova. Tra le città Toscane ci sono Arezzo, Livorno, Pisa e Volterra, mentre per la Sicilia spiccano Catania e Trapani, per il Veneto c’è Verona. Inoltre nell’elenco figurano tanti altri piccoli centri ricchi di storia e cultura.
Il titolo di «Capitale italiana della Cultura» è stato istituito dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini con la legge Art Bonus del 2014 e viene conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto presentato.
Ogni città candidate dovrà presentare entro il prossimo 2 marzo i propri dossier con la relativa documentazione. La prima scrematura sarà effettuata entro il 30 aprile. In quella data darà presentato l’elenco dei dieci comuni finalisti. I progetti concorrenti saranno esaminati nel corso di singole audizioni. Il risultato finale sarà reso pubblico entro il 10 giugno: sulla scorta del lavoro svolto la giuria indicherà al ministero la candidata prescelta che poi dovrà ricevere l’investitura ufficiale con delibera del Consiglio dei ministri.
La Campania parte da sei e la speranza è che le sei città possano proporre alla giuria progetti all’altezza della propria tradizione. Capaccio-Paestum, con i suoi templi e l’intero sito archeologico della Magna Grecia ha ottime carte da giocare ma anche Castellammare di Stabia con patrimonio archeologico dell’antica Stabiae che proprio di recente ha avviato l’iter per l’allocazione nella Reggia borbonica di Quisisana dei reperti provenienti dalle antiche ville romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Giffoni, Valle Piana ha dalla sua la credibilità internazionale conquistata grazie al Film festival. Padula invece è nota per la Certosa di San Lorenzo.
Teggiano, nel Vallo di Diano, è già nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Procida, sarebbe la prima piccola isola a ricevere la tanto ambita onorificenza.
(Fonte ilCorrieredelMezzogiorno.it)