Singapore: ritirati quattro prodotti italiani al pesto Saclà. Lo segnala l’Agenzia per la sicurezza alimentare
Arachidi non dichiarati, questo è l’oggetto dell’allerta alimentare proveniente da Singapore, dove quattro prodotti sono stati richiamati, e la notizia pubblicata sul sito del dicastero della salute sulla sicurezza alimentare asiatica (SFA). La segnalazione è stata lanciata il 15 gennaio sul sito SINGAPORE FOOD AGENCY sulla pagina FACEBOOK che ha valutato il rischio per la salute serio. L’origine del prodotto è l’Italia. Nello specifico si tratta delle confezioni di pesto “al basilico classico Sacla”, ” pesto al pomodoro essiccato al sole Sacla”, “pesto al basilico senza grassi Sacla” e “pesto alle olive nere Sacla”. Dalle analisi, è stata riscontrata la presenza di allergeni. “Le persone con intolleranza o allergia alle arachidi dovrebbero assolutamente astenersi dal consumo” ha affermato SFA. Il prodotto in questione si troverebbe a Singapore. “Considerata l’origine dell’alimento è probabile che sia presente anche sul mercato italiano (anche se al momento non ce ne sono prove). Al riguardo, non si hanno ancora notizie dal Ministero della salute nazionale. A Singapore i prodotti interessati dal richiamo, sono stati ritirati dalla vendita e l’importazione dall’Italia è stata bloccata. Questo è il terzo richiamo da parte di SFA in meno di una settimana per i prodotti correlati al pesto. Sainsbury’s Green Pesto e due salse al pesto della catena di negozi britannica Tesco sono state richiamate per lo stesso motivo. L’entità della reazione allergica può variare notevolmente tra gli individui. Le allergie alimentari si manifestano nelle reazioni della mucosa, ad esempio sotto forma di gonfiore delle mucose in tutta la bocca, naso (rinite allergica) e faringe e gonfiore della lingua. I sintomi nell’area gastrointestinale sono nausea, vomito, gonfiore e diarrea. Tuttavia, le allergie alimentari possono anche portare a reazioni respiratorie con costrizione dei bronchi (asma allergico) e della pelle (eczema atopico, prurito e orticaria). In casi estremi può verificarsi uno shock anafilattico potenzialmente letale. Ora si attendono assicurazioni da parte del dicastero della salute italiano.