Niente risarcimento al pompiere morto da eroe: “Una vergogna italiana”
Nessun risarcimento alla famiglia del vigile del fuoco morto nel 2005 a Genova, in Valpolcevera, in seguito ad una esplosione avvenuta durante le operazioni di soccorso per il ribaltamento di una cisterna di Gpl”.
A rivelarlo è dice Pino Apprendi già deputato Ars ex Vigile del Fuoco.
“Accade che un’assicurazione si oppone al risarcimento per la morte di un vigile del fuoco, Giorgio Lorefice e altri 5 vigili rimasti gravemente feriti, giudicando il comportamento dei vigili “Negligente/imprudente”, secondo gli avvocati dell’assicurazione HDI, i vigili del fuoco avrebbero dovuto, per prudenza, allontanarsi. Questi stessi pompieri sono stati riconosciuti vittime del dovere dallo Stato.
Il giudice – prosegue Aprendi – ha condannato la società a pagare 1.200.000 euro per tutti. Quindi, una squadra di vigili del fuoco, viene chiamata per soccorrere e si allontana per “prudenza”. Ma hanno capito cosa hanno detto? Sanno che tipo di lavoro svolge questa categoria di lavoratori?
Lo sanno che con questa teoria, per prudenza non dovrebbero fare alcun intervento perché il rischio si corre sempre, minuto per minuto?
Certo loro sono potenti, rappresentano i signori delle assicurazioni e sperano che i vigili del fuoco si ritirino dal processo per stanchezza, visto che sono passati 15 anni. Una Vergogna italiana“.