Coronavirus, Amazon ed Ebay indagate dalla Guardia di Finanza
Negli ultimi giorni la Guardia di Finanza ha acquisito alcuni documenti presso le sedi delle due aziende che fanno parte dell’inchiesta sulle “manovre speculative”. Stiamo parlando di Amazon ed eBay. Quest’ultime infatti hanno registrato rialzi di prezzi su alcuni prodotti molti ricercati in ambito coronavirus. Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha quindi effettuato acquisizioni di documenti e dati nelle sedi delle due aziende nell’ambito dell’inchiesta dei procuratori Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco sui prezzi di mascherine e gel disinfettanti in questi giorni di emergenza coronavirus.
Un nota del Codacons spiega: “Per le mascherine un dettagliato monitoraggio del Codacons sui siti di vendita online registra ricarichi che arrivano fino al +1700%, mentre per i gel igienizzanti per le mani gli aumenti raggiungo quota +650% (e non +148% come erroneamente riportato da un’altra associazione dei consumatori che ha fornito dati sbagliati. Appare necessario formulare richiesta tesa ad oscurare le pagine di Amazon e di altri portali specializzati nelle vendite online dove si continuano a pubblicizzare prodotti legati al Coronavirus a prezzi abnormi“.
La piattaforma eBay ha così risposto: “In riferimento all’indagine penale relativa agli oggetti venduti su eBay.it a prezzi gonfiati a seguito dell’emergenza coronavirus in Italia, eBay conferma che sta collaborando con le forze dell’ordine nel rispetto di tutte le norme vigenti eBay è una piattaforma che mette in contatto venditori e acquirenti: i prezzi dei singoli prodotti sono decisi in autonomia dai venditori, professionali e privati, che vi operano, nondimeno l’utilizzo del nostro sito comporta il divieto di violare la legge, i diritti altrui o le nostre regole e agiamo nei confronti di eventuali violazioni“.
Il colosso Amazon ha fatto sapere che “i partner di vendita stabiliscono i prezzi dei loro prodotti nel nostro store e abbiamo delle regole per aiutarli a definire tali prezzi in modo competitivo. Monitoriamo attivamente il nostro store e rimuoviamo le offerte che violano le nostre regole“.