Un giovane morto e un Carabiniere distrutto
Napoli. L’altra notte ha visto la città di Napoli luogo di fatti che in una società civile non dovrebbero mai accadere; un tentativo di rapina da parte di due giovanissimi, la morte di un ragazzo, un presidio di pronto soccorso devastato ed un assalto da far west contro la caserma dell’Arma dei Carabinieri Pastrengo.
Sulla gravissima escalation di violenza è intervenuto anche Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale di Napoli del Sindacato di Polizia Coisp, che ha dichiarato: “ Quella appena trascorsa è stata una notte che Napoli e tutti i napoletani difficilmente riusciranno a dimenticare; abbiamo assistito, nostro malgrado a gravissimi episodi di violenza che una società civile non dovrebbe manco lontanamente immaginare. Naturalmente la ricostruzione che ho fatto, e come me tanti altri, si basa su notizie frammentarie e prevalentemente di natura giornalistica, ma sembrerebbe che due giovanissimi armati di una pistola, probabilmente giocattolo, abbiano tentato una rapina; oggetto un orologio di valore, vittima designata un giovane poco più grande di loro, un uomo dello Stato, un Carabiniere che si è difeso, causando la morte del rapinatore. Ma purtroppo la violenza non è terminata qua, perché altri criminali hanno letteralmente devastato il presidio di pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini mentre altri delinquenti hanno sparato colpi di arma da fuoco contro la caserma dei Carabinieri “Pastrengo” a scopo intimidatorio, contro un’Istituzione dello Stato. A mio parere abbiamo superato ampiamente il limite tollerabile. Ora lo Stato deve dare risposte forti, anzi fortissime per ribadire l’ordine naturale delle cose, ossia chi detta le regole che devono da tutti essere rispettate. La massima solidarietà mia e di tutto il Sindacato che rappresento – prosegue il leader provinciale del Coisp – va alle vittime del tentativo di rapina, ossia alla coppia oggetto del reato predatorio che purtroppo a Napoli miete continue vittime, e tutto il personale sanitario dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli già provato in questo momento di estrema emergenza dettata dall’epidemia di Covid-19, ed all’Arma dei Carabinieri, donne ed uomini dello Stato oggetto di una assurda dimostrazione di forza da parte di un manipolo di criminali . D’altra parte però il mio pensiero va alla giovanissima vita spezzata, anche egli vittima di un sistema malato, dove un quindicenne piuttosto che godersi la vita con i suoi coetanei, in piena notte gira armato a caccia di prede. Tutto ciò è inaudito! La famiglia deve necessariamente essere il primo fondamento, da esempio nella vita di un giovanissimo, ma anche le Istituzioni devono interrogarsi. Ora – conclude Raimondi – mi auguro che non ci siamo sommari processi di piazza e mediatici nei confronti del collega, a cui ribadisco la massima solidarietà e la disponibilità, mia e del sindacato che rappresento, nell’assistenza a qualsiasi titolo; lasciamo lavorare Magistratura e la Polizia Giudiziaria nella quale dobbiamo riservare la massima fiducia.”