Italo-americani in visita alla Cales medievale
Recentemente la Cales medievale è stata oggetto di visita da parte di una famiglia italo-americana di origine calena. Mario De Simone, vedovo Maria Piacquaddio, nato a Calvi Risorta il 3 novembre 1935 e residente dal 1953 negli Stati Uniti d’America, Stato di New Jork, prima nella città di Siracuse e, poi, in quella limitrofa di Liverpool, in compagnia della figlia Anna Maria e del genero Mark Hanford, residenti nella vicina cittadina di Baldwinsville, ha visitato la Cales medievale: Cattedrale e Castello. Anche l’adiacente Dogana borbonica e il Seminario settecentesco dell’antica e gloriosa Diocesi di Calvi sono stati fatti oggetto di attenzione dalle famiglie De Simone e Hanford. La visita alla cattedrale si è giovata del prezioso e illuminato contributo del parroco prof. don Antonio Santillo, che con dovizia di particolari sacri, storici e artistici, ha socializzato la struttura sacra, di stile romanico e che costituisce il monumento più importante e rappresentativo e, nel contempo, ben conservato del medioevo caleno. Il periodo della sua costruzione è ascrivibile all’ultimo quarto del secolo XI – prima metà del secolo XII e di quest’epoca la Cattedrale conserva alcuni importanti resti scultorei. Tra questi sono stati ammirati e contornati, da pertinenti delucidazioni e opportune informazioni, il pulpito di marmo sorretto da due colonne che poggiano su due leoni, anch’essi di marmo, con le teste rivolte all’altare; la cattedra di marmo sostenuta da due animali bardati anch’essi di marmo; il battistero formato da un residuo di una colonna romana, con capitello iconico a foglie di fiaccole; la sacrestia con 89 medaglioni che raffigurano la serie dei Vescovi dell’antica sede episcopale di Calvi. La visita all’edificio sacro (Monumento Nazionale – R.D. 1746 del 21 novembre 1940) si è impreziosita anche con la discesa nella cripta, che si trova sotto il presbiterio in un vasto ambiente sotterraneo, sorretta da 21 colonne di granito cipollino con capitelli, ognuno diverso dall’altro, provenienti dall’antica Cales. Ha fatto, poi, seguito la visita ai lati perimetrali del Castello (l’edificio non è ancora aperto al pubblico), la cui costruzione si deve ad Atenolfo nell’887. L’attuale struttura è il risultato dei continui rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli e, in particolare, nel periodo aragonese. Il Castello è a pianta quadrangolare, si sviluppa su due piani, gli ambienti sono disposti intorno ad un cortile centrale ed ha ai vertici torri cilindriche ben conservate e delimitate da una cornice a toro per questioni difensive. La struttura è stata costruita esternamente con blocchi regolari di piperno, la tipica roccia magmatica della nostra zona. Il Castello è stato abitato fino al 1700 ed è ubicato ai margini della Via Casilina, Km. 187.
Prima di lasciare la Cales medievale le famiglie De Simone e Hanford hanno rivolto l’attenzione alla Dogana borbonica e al vecchio Seminario. La prima struttura è risalente al XVIII secolo, con pianta quadrata ed è definita da quattro pilastri angolari su cui si sviluppano altrettanti archi a tutto sesto con copertura costituita da una volta intersecata nella parte centrale da un tamburo ottagonale; la seconda struttura, il fabbricato dell’antico Seminario, inaugurato da Papa Benedetto XIII nel 1727, ancora è in piedi con le sue mura solide e secolari e attualmente è recintata da una fitta e robusta impalcatura per l’esecuzione di lavori di consolidamento e di riattivazione.
L’intera visita è stata immortalata da Mario, Marco e Anna Maria con ripetuti ed interessanti documenti filmati e fotografici e ciò per farne ricordo e testimonianza dei predetti luoghi e monumenti, peraltro molto significativi e rappresentativi dell’infanzia e dell’adolescenza di Mario e della valenza storica dei luoghi di provenienza, anche a futura memoria, del genitore di Anna Maria e di Marco.