Il Pascale ai vertici della Sanità mondiale, il New York Times elogia la cura del Dott. Ascierto

Il farmaco utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide, tocilizumab, sta dimostrato di essere efficace nel trattamento della polmonite interstiziale causata dal Covid-19, anche su altri pazienti curati in Italia e non solo sui primi casi trattati a Napoli. L’eccellenza napoletana trova spazio anche nelle pagine del giornale più famoso al mondo: il New York Times!
“I medici italiani di almeno due ospedali hanno cominciato a curare i casi di Covid-19 con un farmaco normalmente prescritto ai pazienti con malattie infiammatorie croniche autoimmuni, come l’artrite reumatoide. Il dott. Paolo Ascierto, direttore della clinica immunologica dell’Istituto Pascale di Napoli, è stato intervistato sabato scorso sulla rete televisiva nazionale, e ha affermato che, su sei pazienti in terapia intensiva a cui è stato somministrato il farmaco, tre hanno mostrato miglioramenti importanti“. Si legge sulle pagine del quotidiano americano.
Certo è che la cura si sta dimostrando un punto di svolta per gli ammalati, tra questi c’è anche l’assessore della Regione Lombardia Alessandro Mattinzoli, che finalmente, dopo una decina di giorni in ospedale, “sta molto meglio grazie all’utilizzo di questo medicinale usato per l’artrite”, come ha rivelato l’assessore al welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Insomma, da Milano a Fano, da Pesaro a Modena e a Cosenza, i risultati vanno tutti nella stessa direzione: nella maggior parte dei casi c’è un miglioramento rapido.
La buona notizia la riferisce all’AGI il professor Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli, che insieme all’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus e specializzato in malattie infettive, ha utilizzato il farmaco tocilizumab nel trattamento dei primi pazienti in Italia con Covid-19.
“Siamo in collegamento con diversi ospedali da nord a sud – spiega Ascierto -, ora la sperimentazione si è allargata ad oltre 50 pazienti in tutta Italia. Ieri ho parlato con il dottor Giancarlo Titolo dell’ospedale di Fano, e mi ha detto che degli 11 pazienti (tra Fano e Pesaro), trattati con il farmaco anti artrite, 8 hanno avuto un miglioramento dopo 24 ore”. Lo stesso è accaduto a Cosenza dove “sono stati trattati 2 pazienti nello stesso modo, e sono migliorati tutti e 2” continua Ascierto, che aggiunge: “Anche a Modena erano molto soddisfatti” dai primi risultati. A Napoli, dei 6 pazienti in cura con il farmaco, “3 sono migliorati, 2 sono stabili e uno è deceduto per uno stress respiratorio molto forte” spiega il professore.
Dunque, “la prima risposta del tolicizumab nel fermare l’infiammazione polmonare è positiva”. Ma certo per avere dei dati più attendibili bisognerà aspettare ancora almeno “una settimana”, con l’auspicio che il suo utilizzo venga esteso il più possibile. Da quando si è diffusa la notizia dei risultati ottenuti a Napoli, sono sempre più numerosi gli ospedali in Italia che hanno chiesto di poter usare il tocilizumab “nelle complicanze” del Coronavirus.
La Roche, l’azienda che produce il farmaco anti artrite, in pochi giorni “ha già dispensato 600 trattamenti ai vari ospedali che lo chiedevano”.

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