SURE, la cassa integrazione europea da 100 miliardi di euro

“Questa è la solidarietà europea in azione. Per l’Italia, per la Spagna e per altri paesi. Ed è per il futuro dell’Europa”. Con queste parole la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio, ha annunciato SURE (acronimo di Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) la misura che l’UE ha proposto a sostegno dei lavoratori e delle imprese che si trovano a fronteggiare le conseguenze della pandemia da Coronavirus. Gli Stati membri potranno beneficiare di una dotazione finanziaria per un totale di 100 miliardi di euro sottoforma di prestiti, concessi ai paesi dell’Unione Europea a condizioni favorevoli, a fronte di garanzie pari a 25 miliardi di euro. La cifra servirà ad aiutare le aziende maggiormente in difficoltà, costrette allo stop o a ridurre drasticamente la loro attività a causa del lockdown dell’economia causato dal Covid-19, a pagare gli stipendi dei lavoratori e a quest’ultimi a non perdere il proprio posto di lavoro. Al termine dell’emergenza, essendo un prestito, i Paesi che ne avranno beneficiato dovranno restituire la cifra e le garanzie potranno essere ritirate. La proposta della Commissione sarà posta all’attenzione dell’Eurogruppo il prossimo 7 aprile, durante il quale i ministri delle Finanze della zona euro saranno chiamati a discutere delle diverse opzioni sul tavolo (da presentare al Consiglio) per rispondere all’impatto economico della crisi legata al coronavirus.
Qualora il Consiglio approvasse lo strumento finanziario, la Commissione europea potrebbe chiedere di attivare l’articolo 122 comma 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che recita: <<Qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un’assistenza finanziaria dell’Unione allo Stato membro interessato. Il presidente del Consiglio informa il Parlamento europeo in merito alla decisione presa>>. Tale articolo consentirebbe di usare le risorse del bilancio UE, compresa la possibilità per la Commissione di emettere dei titoli, senza ricorrere ad altri strumenti finanziari come il Mes o i Coronabond.

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