I nuovi sintomi da tenere d’occhio per capire se si ha in Covid 19

Il Covid-19 può far male anche alla pelle. Un nuovo studio del British Journal of Medicine ha messo in luce come il coronavirus può avere conseguenze in alcuni casi anche senza altri sintomi concomitanti. Nel 19% dei casi sono state descritte lesioni rosso-viola simili ageloni.
Lo studio evidenzia che questo problema dura in media 12,7 giorni, è legato a forme più lievi del virus ed è più comune tra pazienti più giovani. Nel 9% dei casi sono state rilevate eruzioni vescicolari. Questo tipo di eruzione cutanea è stata osservata soprattutto in pazienti di mezza età che hanno sofferto del virus con una gravità intermedia ed è durata in media 10,4 giorni. Nel 19% dei casi si sono verificate lesioni da orticaria e una durata dei sintomi di 6,8 giorni. Nel 47% dei pazienti più gravi sono state riscontrate eruzioni maculo-papulari intorno ai follicoli piliferi.
Una spia del coronavirus, dal momento che spesso compaiono ancor prima dei classici problemi respiratori. Ma ci sono anche casi in cui quelli gastrointestinali sono stati addirittura gli unici sintomi di Covid-19.
“Prima della manifestazione dei sintomi respiratori, una parte significativa dei pazienti con Covid-19 può presentare diarrea, nausea, vomito e fastidio addominale – ha spiegato Massimiliano Cipriano del Dipartimento di Chirurgia laparoscopica del Policlinico Umberto I di Roma, come riporta Adnkronos -. Pertanto i medici dovrebbero valutare sempre la presenza di questi sintomi nelle persone che sono state a contatto con un paziente positivo o potenzialmente a rischio di aver contratto il virus cinese e non fermarsi alla presenza o all’assenza dei sintomi respiratori” anche perché, ha continuato, “in alcuni casi potrebbe essere il solo sintomo della malattia“. I ricercatori hanno così invitato tutti a non sottovalutare la comparsa dei sintomi diversi da febbre o tosse. “È necessario, dunque, monitorare i pazienti con disturbi gastrointestinali iniziali in modo da diagnosticare per tempo il contagio e intervenire in anticipo iniziando prima le cure e la quarantena per controllare la diffusione del virus“, ha aggiunto Cipriano.

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