La Carta delle Nazioni Unite
La Carta delle Nazioni Unite è un accordo firmato il 26 giugno 1945 a San Francisco, in California, con cui è stato realizzato l’organo transnazionale dell’ONU. Questo trattato ratifica una serie di condizioni inderogabili per tutti i Paesi connessi all’ente, che attualmente conta ben 193 Stati membri. La Carta, concepita in 111 articoli, inizia con un Preambolo al quale seguono 19 capitoli: dal capo III al capitolo XV vengono presentate le strutture e la compagine dell’ONU, le core business (attività principali), le facoltà di azione e la loro mission (missione), mentre le interconnessioni con lo ius gentium (Diritto internazionale) vengono esposte nel XVI e nel XVII capitolo. Lo Statuto della Corte internazionale di giustizia, organo giurisdizionale dell’ONU, integra la Carta delle Nazioni Unite. La difesa della pace e la sicurezza internazionale sono i principi cardine sanciti dalla Carta. L’Organizzazione delle Nazioni Unite, prima di un eventuale conflitto, cerca di smussare i dissidi attraverso le vie diplomatiche, la politica estera e le relazioni internazionali, e nel caso di una guerra in atto, cerca di limitare, circoscrivere e eventualmente dirimere il movente del conflitto stesso; attraverso attività e tecniche di peacebuilding l’ONU prova a “costruire la pace” mediante cambiamenti del milieu (ambiente) sociologico, strutturale e culturale che a volte determina contese letali, mentre con l’ausilio dei “caschi blu”, cioè delle Forze internazionali di pace, si svolgono azioni militari di peacekeeping, ciò di “mantenimento della pace”. Talvolta l’ONU è costretta ad intervenire con operazioni armate di peace-enforcement, cioè di “imposizione della pace”: ciò avviene quando i belligeranti non sono in grado di patteggiare un armistizio. Varie le tipologie delle missioni di peace-enforcement: 1) Difesa delle azioni umanitarie: le unità militari vengono impiegate per difendere i mezzi di trasporto ed eventuali bersagli tattici a protezione della vita umana; 2) Istituzione e vigilanza di zone sicure: i caschi blu presidiano spazi territoriali circoscritti al fine di tutelare le persone; 3) Contenimento: i militari devono evitare l’allargamento delle operazioni belliche e l’aumento delle ostilità; 4) Liberazione di zone occupate: le Forze internazionali di pace devono ristabilire i poteri di governo dello Stato; 5) Allontanamento degli antagonisti: i soldati dell’ONU, con azioni cogenti, allontanano i rivali con conseguente smobilitazione del territorio; 6) Attuazione di misure coattive: le unità militari sono costrette a prendere provvedimenti costrittivi contro coloro che hanno violato i concordati.