Va in spiaggia con la febbre a 39.2: rimandata a casa. In un’altra spiaggia invece mandano via i cani

Operatori del Lido Olimpio, attraverso l’uso del termoscanner (consigliato ma non obbligatorio) hanno individuato l’alterazione febbrile di una frequentatrice, quindi respinta prima che potesse accedere all’area.
A Ponza invece, spiega Repubblica.it, l’ordinanza anti Covid lascia perplessi: “Al fine di prevenire la diffusione del Sars-CoV-2 è vietato l’accesso ai cani anche se con museruola e al guinzaglio su spiagge e scogliere”
Il primo caso è di Sperlonga, dove nella giornata del 2 giugno, gli operatori del Lido hanno bloccato una bagnante romana prima che potesse accedere, il tutto dopo aver rilevato presenza di febbre con 39.2.
La misurazione, spiega il quotidiano, è stata ripetuta per tre volte ed il risultato è sempre identico il risultato le è stato vietato l’accesso.
In questo caso è la Regione Lazio a consentire l’utilizzo del termoscanner.
Si tratta di una garanzia in più per tutti e su cui stanno puntando alcuni operatori balneari, nel sud pontino come ad Ostia.
Per ridurre il rischio di contagi da coronavirus a Ponza hanno invece incredibilmente vietato l’accesso ai cani su spiagge e scogliere.

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