Che cosa è la felicità?
Che cos’è la felicità? La psicologia sperimentale la definisce come uno stato positivo affine alla gioia, o meglio, uno stato emotivo di benessere non limitato all’esperienza immediata, ma vissuto in modo complessivo. Nell’immaginario comune essa rappresenta la meta di molte azioni, il motore che tutto muove, il coronamento della vita. A livello fisiologico la felicità (o gioia) comporta un’attivazione generale dell’organismo, con accelerazione della frequenza cardiaca, aumento del tono muscolare e aumento della conduttanza elettrodermica, irregolarità della respirazione. Una scoperta affascinante, fatta qualche decennio fa in campo neurologico, riguarda l’esistenza nel cervello di “centri del piacere”, ovvero zone del cervello che, se stimolate, darebbero luogo a sensazioni piacevoli come, ad esempio, sapori gradevoli, ricordi positivi, riso. Molte ricerche sperimentali confermano, inoltre, che il buonumore ha degli effetti positivi sulle capacità di apprendimento e di ricordo, nonché su vari aspetti del pensiero; la felicità e la gioia fanno venire in mente dei contenuti a tonalità positiva. La felicità ci mostra il mondo attraverso delle lenti rosate, avendo come conseguenza una valutazione positiva di sé stessi, delle proprie azioni passate e degli altri. Sul piano del comportamento sociale, chi è felice tenderebbe ad incontrare di più amici e parenti, a fare nuove conoscenze, ad intraprendere attività intense. Un fenomeno socialmente rilevante riguarda l’associazione tra il buonumore e il comportamento altruistico. Sembra provato che le persone, quando si sentono più allegre, siano più propense del normale a prestare somme di denaro, rispondere a sondaggi, rendersi utili, fornire consigli, lavorare con e per gli altri e così via. La felicità è un concetto affascinante, misterioso e ricco di sfumature. La felicità può essere paragonata ad un piccolo, breve ma intenso momento di beatitudine che compensa tutte le difficoltà presenti lungo il nostro cammino.