Boom dell’e-commerce, negozi di vicinato a rischio chiusura
Migliorare la qualità dei prodotti e innalzare la professionalità del personale, offrire nuovi servizi ai clienti, potenziare gli standard di accoglienza e disponibilità. Sono queste le nuove sfide da affrontare per rilanciare il commercio di vicinato. Sempre più minato dalla grande distribuzione e soprattutto dall’e-commerce. Ne è convinto Domenico Quaranta, consigliere di Confcommercio Caserta e titolare dello storico negozio di elettrodomestici Vanessa Sound – Expert. ‘L’emergenza Covid – spiega – ha evidenziato l’importanza per i cittadini di poter contare sui punti vendita del territorio. Durante il lockdown ho consolidato il servizio di consegna a domicilio e anche l’assistenza telefonica, attiva ventiquattro ore su ventiquattro. Due iniziative accolte con grande entusiasmo dai clienti che al contempo hanno consentito all’attività di non soccombere. Una testimonianza, quest’ultima, di quanto sia sempre più spiccata anche la funzione sociale del commercio. Gli esercenti non sono soltanto dei venditori come possono esserlo le piattaforme on line. Il nostro compito è infatti quello di mettere le competenze e l’esperienza maturate negli anni al servizio dell’utenza. Quando un cliente entra in un negozio ha sempre a disposizione un vero e proprio ‘personal shopper’, vale a dire un professionista pronto a fornire un supporto, un parere, una spiegazione e, in caso di problemi, a trovare una soluzione. Ciò non accade invece con il commercio elettronico dove ci si interfaccia con un computer e si paga persino in anticipo, prima ancora di ricevere il prodotto e verificarne le reali caratteristiche e la perfetta corrispondenza con ciò che si è ordinato’. Infine l’appello alle istituzioni affinché ‘facciano la loro parte per agevolare la categoria, per esempio rinviando il pagamento delle tasse e prevedendo agevolazioni per chi decide di spendere nei negozi di vicinato. L’obiettivo comune deve essere quello di contenere la fuga dei clienti e scongiurare che un numero sempre maggiore di casertani si rivolga all’e-commerce. Una città che non investe sul commercio e che non è in grado di attrarre investitori, è destinata inevitabilmente a desertificarsi e impoverirsi. Così come un negozio che non è al passo con i tempi, che non è adeguatamente fornito e che non è in grado di offrire la giusta consulenza, non potrà competere con i grandi colossi on line che, dal canto loro, dispongono soltanto di un catalogo digitale e di corrieri che garantiscono la velocità della spedizione. La sinergia e il lavoro di squadra possono fare la differenza. Ed è su questo binario che Confcommercio Caserta intende profondere tutte le sue energie per garantire il rilancio dei negozi di prossimità.