Pezzo di Lego bloccato nel naso del bambino finisce per cadere due anni dopo
Nel 2018, quando aveva cinque anni, Sameer Anwar, un ragazzino neozelandese, si è inserito un pezzetto di Lego nel naso. Quando il figlio ha spiegato loro cosa aveva fatto, i suoi genitori hanno cercato prima di recuperare la parte da soli prima di portarlo dal medico. Incapace di localizzare l’oggetto, quest’ultimo pensò che il bambino avesse mentito o che il Lego sarebbe stato evacuato attraverso il suo tratto digestivo. Tuttavia Sameer non mostrava segni di dolore o angoscia ed i suoi genitori si dimenticarono rapidamente dell’incidente. “Non si è mai lamentato o altro”, ha detto suo padre, Anwar, al Guardian. Ma domenica è successo “l’incredibile”, ha detto il padre. Il ragazzino si chinò su un piatto di cupcakes per annusarli e subito il naso iniziò a fargli male. Pensando di aver annusato le briciole, sua madre lo invitò a soffiarsi il naso. Ma invece delle briciole, la famiglia ha scoperto, sbalordita, un piccolo pezzo di Lego. “Non ce lo aspettavamo”, ha detto Anwar al Guardian. “Il pezzo di Lego sembrava un po’ disgustoso, ma è così. Incredibile”. Felice, il ragazzino esclamò: “Mamma, ho trovato il Lego! Mi avevi detto che non c’era, ma c’era! ” Alla luce di questa incredibile storia, si evidenzia che introducendosi un piccolo oggetto nel naso, il bambino irrita o ferisce la mucosa nasale causando gonfiore. Il gonfiore trattiene a sua volta il corpo estraneo e ne impedisce l’espulsione. Gli oggetti sferici con superficie liscia sono particolarmente pericolosi. Se il bambino introduce oggetti con queste caratteristiche è indispensabile portarlo immediatamente al pronto soccorso tenendolo con il busto eretto. Poiché nei primi tre anni di vita il riflesso di deglutizione dei bambini non è ancora sviluppato come quello degli adulti, il rischio che un corpo estraneo introdotto nel naso giunga fino ai polmoni è molto elevato. Anche un piccolo oggetto (ad esempio arachidi) ingerito di traverso può trasformarsi in un proiettile ed essere aspirato (inalato) fin nei polmoni/bronchi oltrepassando l’epiglottide.