Segnalata la truffa delle raccomandate: “suonano al citofono e invitano a scendere”
“I vecchi trucchi per le truffe, che sfociano poi in veri e propri furti, sono ancora oggi efficaci se non prestiamo attenzione.
È così che una signora ha subito un furto in casa. Era scesa ad aprire il portone al presunto postino che le aveva citofonato invitandola a scendere per ricevere una raccomandata. Le Poste da qualche tempo lasciano un avviso nella cassetta e non consegnano più a domicilio le raccomandate. Quindi ricordiamo ai nostri cari e ai conoscenti anche questo particolare”
Le truffe non vanno in quarantena e neanche in vacanza. I malintenzionati, infatti, non si fanno scrupoli e vanno sempre a caccia di qualcuno da raggirare, soprattutto le persone anziane. Anzi ora ladri e truffatori hanno anche una scusa in più per tentare di entrare in casa: l’emergenza dovuta al Coronavirus.
Ci sono stati già casi in cui finti operatori della Asl hanno tentano di contattare al telefono diverse persone con la scusa di dover fare il tampone per verificare la presenza del coronavirus e finti infermieri che si sono presentati alla porta con la scusa di sanificare i soldi o per offrire farmaci o presidi medici.
Nel periodo estivo, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città e le persone della terza età sono quelle che rimangono più sole. Ma dobbiamo far sapere ai nostri nonni e genitori che non sono soli. La Polizia di Stato è sempre presente e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al 113 o al Numero unico di emergenza 112.
E se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle Forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano il raggiro.
Quindi è fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.