Antonio Izzo, sacerdote di Calvi Risorta, vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, 1872-1879

La località di Petrulo di Calvi Risorta nella seconda metà del diciannovesimo secolo, 1872 – 1879, ebbe il privilegio e l’onore di donare alla Chiesa Cattolica un vescovo e questi fu il sacerdote Antonio Izzo. Della sua infanzia, fanciullezza, adolescenza e gioventù nonché della sua vita seminariale, sacerdotale ed episcopale non si hanno notizie in quanto non è stato possibile reperire alcun documento in merito. Nella cronotassi dei vescovi della diocesi di Isernia – Venafro si legge che Antonio Izzo esercitò l’episcopato dal 23 febbraio 1872 fino alla sua nascita in Cielo, avvenuta il 24 ottobre 1879 ed era subentrato a Gennaro Saladino (19 maggio 1837 – 27 aprile 1861, giorno della sua morte). Dal 1861 al 1872 non si provvide alla nomina del successore e la diocesi restò sede vacante. Al vescovo Izzo subentrò, 27 febbraio 1880 – 23 maggio 1890, Agnello Renzullo. Nel catalogo dei vescovi della diocesi di Isernia – Venafro si legge “1837 – Gennaro Saladino, illustre per dottrina e zelo apostolico: munifico e generoso”; “1872 – Antonio Izzo, campano di Calvi”; “1880 – Agnello Renzullo, napoletano, di cui è in corso il processo di beatificazione presso la curia vescovile di Nola, dove fu trasferito dopo Isernia”. Su Chathopedia del presule caleno si legge “Antonio Izzo + (23 febbraio 1872 – ?” e sul quotidiano Caserta 24 ore- il Mezzogiorno – Quotidiano di Terra di Lavoro – del 25 ottobre 2019 è riportata la fotografia di una lapide marmorea collocata, sulla parte alta della parete frontale della chiesa parrocchiale di Petrulo di Calvi Risorta, con l’incisione dello stemma episcopale e con la seguente iscrizione, in lingua latina,

TEMPLUM HOC DEIPARAE
V I R G I N I M A R I AE
IN COELUM ASSUMPTAE DICATUM
A N T O N I U S I Z Z O
PAGI PETRULI CIVIS EPISCPUS AESERNIENSIS ET VENAFRENSIS
BARO CASTRI ROMANI AERE SUO A FUNDAMENTIS EXTRUXIT
ANNO DOMINI MDCCCLXXVI

La traduzione in lingua italiana della predetta iscrizione testualmente recita “Questo tempio dedicato alla Vergine Maria Madre di Dio, assunta in Cielo, Antonio Izzo, cittadino del villaggio di Petrulo, vescovo di Isernia e Venafro, barone della città romana, lo edificò dalle fondamenta a sue spese nell’anno del Signore 1876”. Sulla pagina di “Chiese delle Diocesi Italiane” del 17 aprile 2014 si legge “Nel 1588 a Petrulo fu costruita una propria chiesa dedicata al Santo (al patrono San Nicandro V. e M. n.d.r.), a navata unica e sul sito www.CalviRisorta.com, 21 settembre 2014, a firma di Peppino De Lucia, si legge “1876 (riedificazione intero bene). La chiesa originariamente dedicata a San Nicandro, fu riedificata a cura del petrulese Mons. Izzo Antonio, vescovo di Isernia – Venafro, nel 1876 e dedicata alla Vergine Maria Assunta in Cielo”.
Fatta eccezione per il predetto meritorio intervento sulla riedificazione della chiesa della sua località di origine, Petrulo di Calvi Risorta, del vescovo Antonio Izzo non è stato possibile leggere e studiare alcun suo documento/testo.
Notizie e documenti in merito si possono inviare a:
andreaizzo1946@libero.it cell. 3331031863
giuseppe.leone51@alice.it cell. 3896087478

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