Vanessa Incontrada: “Nessuno ti può giudicare!”
Ancora una volta Vanessa Incontrada è riuscita a lasciare il segno nelle menti di uomini, donne e giovani facendoci riflettere su di una tematica importante, come quella dell’accettazione di sè stessi e del pregiudizio altrui. Iconica e notevole è la copertina del noto giornale Vanity Fair nella quale la stessa attrice e conduttrice ha posato senza veli proprio per farsi portavoce di una battaglia, come quella del Body Positive. Da sempre la società ci ha imposto modelli di fisici perfetti che spingono le persone alla costante ricerca di una perfezione che in realtà non potranno mai ottenere. Per questo voglio sottoporre alla vostra attenzione il messaggio che Vanessa Incontrada ha rilasciato tramite un video pubblicato sulla sua pagina Instagram:
“Quando vedo abbassare lo sguardo di una donna perché viene criticata per come si veste, per come si trucca, se è magra, se è grassa, quanto profumo si mette, come guida, quanto parla, quante persone frequenta, se vuole un figlio, se non lo vuole, se è troppo dolce, se è troppo severa, se è troppo maschile, se è troppo femminile, se lavora perché lavora, se non lavora perché non lo fa, se è innamorata è troppo fragile, se non lo è, è troppo insensibile, se è troppo libertina è una poco di buono, se non lo è, è troppo rigida, ogni volta mi ricordo di quante volte io ho abbassato lo sguardo per quello che mi sono sentita dire, finché ho capito che nessuno mi può giudicare, perché ho capito che nessuno ti può giudicare”.
Non è la prima volta che Vanessa Incontrada rilasci dichiarazioni o esprima dei pensieri del genere. Infatti è noto un ulteriore monologo che vogliamo riproporre alla vostra riflessione:
“La perfezione non esiste e so che non dico una grande novità, ma io lo voglio dire, lo voglio gridare, lo voglio urlare: La perfezione non esiste! Magari lo avessero detto prima a me sapete. Bisognerebbe inserirlo tra i primi insegnamenti che ci danno: lavati le mani prima di mangiare, non dire le parolacce e la perfezione non esiste. Sai quanto tempo ho perso a cercarla. E’ come in amore, io pensavo di essere perfetta per trovare l’uomo della mia vita, per piacergli perché si innamorasse di me. Alla fine ho trovato un uomo, uno molto speciale, mio marito Rossano che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. E’ vero e si è preso il pacchetto intero con pregi e difetti e io ho fatto la stessa cosa con lui o almeno ci stiamo provando. A volte vorrei parlare alla Vanessa di vent’anni fa e darle un piccolo consiglio: Vane smetti di voler essere diversa da quello che sei perché tanto la perfezione non esiste. Io volevo, sapete, diventare ciò che non sono. Tutti mi volevano diversa, tutti, ma tutti chi? Ho perso tempo a cercare di essere giusta dimenticandomi di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri. Se fossi nata negli anni Trenta o negli anni Cinquanta, quando il modello femminile era morbido, sarei stata perfetta, però vivo nel 2000 e avere le forme è ritenuto sbagliato. Per questo io dovrei vergognarmi? Pensate se fossi nata in Colombia a questo punto, magari, potevo essere la musa di Botero, anzi maestro se mi sta guardando sono qui a sua completa disposizione. Adesso riesco a sorridere, ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco e quando vai in giro e sai che dietro le facce che incontri per strada, al supermercato o quelle che hai davanti la scuola in realtà potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata, ma in realtà quel tutti non esiste. Esistono le persone, ad alcuni può piacere ad altri no, ma va bene così perché la perfezione non esiste. Conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi nello specchio. Io sono molto orgogliosa di quello che vedo. A volte mi piaccio, altre volte no, ma voglio bene alla persona che ho di fronte e penso che è importante circondarsi delle persone che ci vogliono bene per quello che siamo e che ci spingono ad essere noi stessi, perché tanto nella vita la perfezione non esiste”.
Infine, in base a quanto letto, tutti devono essere liberi di essere ciò che realmente sono perché in effetti la perfezione non esiste e nessuno ci può giudicare!
Foto in evidenza – Una copertina di Vanity Fair