Rosario Capasso “Dalla Scuola Apostolica di Calvi Risorta passai … alla caserma”
Le emozioni, le esperienze, le amicizie, il vissuto della fanciullezza e dell’adolescenza formano e connotano, in modo indelebile, la personalità di ogni persona e, naturalmente, anche quella di Rosario Capasso. Questi nasce a Sant’Antimo (NA) il 1973 ed entra, all’età di 11 anni, 16 settembre 1984, nella Scuola Apostolica dei Padri Passionisti di Calvi Risorta. In una sentita lettera inviata al presidente dell’Associazione ex alunni passionisti, Antonio Romano, e dal predetto pubblicata sul bollettino associativo “LE NOSTRE RADICI” scrive, “Quando sono entrato in seminario ero poco più che un bambino e lo feci perché rimasi affascinato dai racconti di Padre Mario Caccavale, il quale un giorno si presentò in classe per parlarci di San Paolo della Croce e della missione dei Padri Passionisti”. Nella lettera Rosario Capasso scrive, altresì, “Di ricordi belli nei 7 anni trascorsi in seminario ne ho tanti” e si sofferma sulle partite di calcio che settimanalmente disputavano sul campo sportivo all’interno del seminario e ricorda i seminaristi bravi tra i quali Marco Albarella, Pasquale Belluccio, Federico Del Gaudio, Giovanni Magliano e Sandro Bruno e le partite salivano di livello tecnico-agonistico quando scendevano in campo Padre Carlo “sempre attento e scrupoloso”, Padre Mario Caccavale “dal tocco agile” e Padre Ermellino “inarrestabile”. Nel luglio del 1991, diciottenne, sostenuto l’esame della Maturità nel liceo Classico di Teano, fece ritorno in famiglia e passò “dal seminario alla caserma” ed oggi è sottufficiale dell’Aereonautica Militare, col grado di maresciallo, in servizio a Pisa. Coniugato con la signora Ileana, la quale lo ha reso felice genitore di uno splendido figlio, Miguel Santiago. Rosario, con orgoglio e fierezza, nella lettera scrive che i valori che acquisì in seminario li trasmette a suo figlio con la speranza che ne faccia tesoro e la conclude con una significativa testimonianza “Tutte le persone che ho incontrato in seminario, dai sacerdoti ai ragazzi, con i quali ho percorso un tragitto più o meno lungo, mi hanno trasmesso qualcosa che custodisco gelosamente”. Una testimonianza simile, porta i cittadini di Calvi Risorta e dell’Agro Caleno, ancora una volta, a rivivere l’amarezza e lo sconcerto per la chiusura dell’alunnato passionista prima (1991) e della comunità passionista poi (2016). I caleni fanno non poca fatica nel vedere la struttura, imponente e piena di storia, della Scuola Apostolica/Seminario/Convento chiusa (solo la cappella ubicata all’ingresso è utilizzata per la celebrazione dell’eucarestia da parte del parroco della comunità di San Nicola, Don Gianluca Zanni) che parla ancora e tanto al loro cuore e sperano e si augurano vivamente che quanto prima continui a ricreare cultura, socializzazione, umanità e servizi, anche se con altri soggetti, peraltro cosa non facile.