Scuola e cultura in lutto, il Covid-19 ha stroncato Luigi Manfrecola
Lutto nel mondo scolastico e culturale. Sabato 10 ottobre, a Napoli, è venuto a mancare alla scuola, al vasto e poliedrico mondo culturale, alla società civile, alla sua famiglia e agli amici Luigi Manfrecola, stroncato dal perfido male invisibile, in molti casi, purtroppo, mortifero, il Covid-19.
Luigi Manfrecola, Gino per gli amici e familiari, era nato il 23 marzo 1945 e alla giovane età di 28 anni, 1° febbraio 1974, a seguito di regolare concorso, venne nominato nel ruolo del Personale Direttivo della scuola elementare. In tale ruolo e funzione subito mise in evidenza il suo solido bagaglio culturale e le sue capacità psico-pedagogiche e didattico-educative, riscuotendo il meritato apprezzamento dall’utenza, dalle Istituzioni e, nel contempo, conquistandosi la stima dei colleghi e dell’intera “famiglia magistrale”. Nei primi anni ’90, 1990-1997, fu alla guida dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. -, periodo nel quale l’Associazione era ancora alla ricerca di una sua precisa identità e, a tal riguardo, il collega Alfonso Marotta ha scritto “L’Associazione era ancora giovane e aveva bisogno di <pionieri> coraggiosi”.
Il Presidente Nazionale dell’A.N.DI.S., Paolino Marotta, costernato e addolorato per l’improvvisa dipartita del collega Manfrecola ha scritto “Luigi Manfrecola, personalità di grandissimo spessore con una carriera professionale prestigiosa, ha dato enorme lustro all’Associazione, facendosi apprezzare per la lucidità di pensiero, l’eloquio forbito, la grande potenza oratoria, l’encomiabile attività di formatore. Lascia a noi tutti un grande patrimonio di cultura, di stima e di affetti”. La sua pregevole e qualificata attività di formatore la troviamo esplicitata nei Dirigenti Scolastici Antonio Amendola, Mario Autore, Alfonsina Corvino, Vittoria De Lucia, Annamaria Lettieri, Emma Marchitto e Rosa La Storia che grazie alla sua saggia e sapiente guida oggi dirigono, con ottimi e brillanti risultati, realtà scolastiche prestigiose e complesse della provincia di Caserta. Alfonsina Corvino, Presidente della sezione provinciale dell’A.N.DI.S. di Caserta, con animo sofferente ha scritto “Lo ammiravo molto. Mi affascinava di lui la lucidità del pensiero, l’eloquio forbito e la grande potenza oratoria. In questi ultimi anni ho seguito a distanza la sua attività di profondo pensatore e di esperto formatore”.
Gregorio Iannaccone, da sempre “carne viva e pulsante” dell’A.N.DI.S., già Presidente Nazionale della predetta Associazione e attuale segretario, lo ha ricordato, come è suo stile e consuetudine, rievocando esperienze e iniziative che insieme nell’A.N.DI.S. hanno ideato, costruito e vissuto e descrivendo, nel contempo, stati d’animo, emozioni e suggestioni e ha scritto “Gino Manfrecola ci ha lasciato… Vittima del Covid e forse della sorte avversa, senza la fortuna dei malati illustri, per i quali ogni sforzo va fatto, visti i patrimoni e i riflettori sempre accesi… Sembra ieri, eppure qualche anno è passato, quando ci spendemmo con tutte le nostre forze con Nino Allamprese, Antonio Ferrigno e altri amici per convincerlo a guidare la difficile battaglia che nell’A.N.DI.S., appena fondata, si era aperta, per dare un’identità all’associazione dei dirigenti scolastici e provare ad evitare la scontata deriva sindacale. Una battaglia sempre vinta, ma con un dispiego enorme di energie, un impegno culturale e una disponibilità umana senza limiti. Molti anni vissuti sempre insieme, allora era così. (…) Gino non voleva andare da solo da nessuna parte, aveva bisogno di rompere la solitudine dei capi, di guidare e di essere guidato, di correre e fermarsi, di parlare senza tregua e poi di aprire il suo cuore. Forte nelle sue convinzioni, fragile e tenero nelle umane vicende. Grandi studi e solide convinzioni e poi così indifeso nelle difficoltà quotidiane. (…) Siamo andati su e giù per la penisola per un po’ di anni, a incontrare colleghi, a dare fiducia, entusiasmo, speranze e tante volte anche nella sua casa di campagna, che generosamente metteva a disposizione per lunghe, animate riunioni… Io e lui così diversi, così attaccati l’uno all’altro, a confidarci i più reconditi segreti, lui a sopportare il mio ottimismo senza fine, io le sue sigarette senza tregua. Notti insonni per scrivere documenti, chiudere pratiche in scadenza, avviare fax, allora il più moderno, strabiliante, rapido mezzo di comunicazione. Giorni di impegni, di fatiche, di gloria, di umanità vera. Quanti colleghi sono stati formati da Gino, quando era giovanissimo ed ancora adesso, perché, se il fisico qualche scossa l’aveva avuta, la sua mente era più sveglia di prima, la sua cultura più profonda. (…) Caro Gino, sei stato un intellettuale autentico, professionista di valore, uomo sincero, un eccellente presidente dell’A.N.DI.S., hai saputo far rispettare il ruolo e la funzione del dirigente scolastico, hai saputo interpretare la nascente autonomia. Per me sei stata una persona vera (specie a rischio d’estinzione…) e soprattutto un amico vero, un vero amico. Non ti dimenticheremo, non ti dimenticheremo”.
A Gino Manfrecola i colleghi, tutta la “Famiglia Magistrale” e il variegato mondo del sociale dicono “GRAZIE” e formulano gli auguri di un “BUON VIAGGIO” nell’eternità del Cielo.