La storia di Luca Rachiero

Un racconto biografico di un ragazzo che ha fatto una scelta importante nella sua vita, cioè diventare un transgender. Ecco a voi la sua storia:
Sono Luca Rachiero, ho 34 anni e sono di Capua.Voglio raccontarvi una parte importante della mia vita. Ebbene sono un ragazzo nato in un corpo sbagliato in quanto biologicamente donna, ma dentro mi sono sempre sentito un uomo e per cui ho deciso di appartenere al genere maschile. Nasco come Lucia… Sin dall’infanzia e dall’adolescenza non mi sono mai sentito bene nelle mie vesti, ossia nel mio corpo. Alcuni esempi dei miei atteggiamenti che avevo già da piccolo per esempio quando ero piccolo, tra i banchi di scuola, piangevo quando dovevo indossare la gonna, oppure desideravo indossare una tuta o una felpa come facevano i miei amici. O ancora odiavo quel fiocco rosa sul grembiule e lo desideravo blu. Poi mentre tutte le bambine giocavano con le altre, io amavo concentrarmi a giocare con i maschi perchè lo consideravo il mio genere. Appena arrivata l’età della pubertà, dove il mio corpo iniziava a prendere forma, mi cresceva il seno e mi è arrivato il ciclo diventando per me la fase più sofferente della mia vita. Al primo ciclo mestruale ho avuto un “vulcano” di lacrime perchè non accettavo il mio corpo e cercavo di nascondere in tutti i modi il mio seno e le mie forme. Dulcis in fundo ciò non è stato facile. Crescendo mi sono innamorato di una ragazza e li ho avuto la mia prima relazione, ma non sono mai riuscito a spogliarmi perchè era difficile accettare il mio corpo. Ho nascosto questa relazione per tanto tempo in quanto ciò mi faceva stare male e non lo potevo raccontare a nessuno. Sono cresciuto nel dolore e nei pianti nascosti avendo molta paura di ferire gli altri. Sono cresciuto con genitori separati e avevo appena un anno quando loro si sono divorziati, crescendo con mio padre per cui la mia non è stata un’infanzia facile. Sarebbe molto lunga da descriverla la mia storia. Oggi a 34 anni sto rinascendo nel mio corpo giusto e da un anno ho intrapreso il percorso di transizione di genere per cambiare sesso. Finalmente diventerò Luca. Infatti da un anno che ho iniziato la terapia ormonale, assumo testosterone e da come si nota nella foto qui riportata i cambiamenti stanno avvenendo. Vengo seguito dal Policlinico Federico di Napoli, ove c’è un centro per la disforia di genere e sono tanti i ragazzi come me seguiti in questo centro, con un’équipe che segue il nostro percorso di trasformazione. Purtroppo in Italia per poterti operare e per liberarti da questo corpo che non ti appartiene c’è bisogno del consenso del giudice e bisogna attendere che ti venga fissata una data per la prima udienza e dopo aver ottenuto la sentenza possono metterti in lista di attesa per operarti come nel mio caso al Nord Italia. E le liste di attesa sono lunghe anzi troppo lunghe… per operarmi di mastectomia ossia “Rimozione del seno”. Il solo intervento costa €6000 in Italia e €4500 in Croazia. In questo racconto della mia vita ho bisogno di aiuto e non ho nessuno che mi sostiene se non mia moglie, per ora solo uniti civilmente, che mi sta accompagnando molto in questo percorso. Non avendo un lavoro a causa del cambiamento del proprio sesso e per le persone che fanno questa scelta un semplice colloquio di lavoro sembra una battaglia e tutto ciò anche a causa della disinformazione in merito al cambio di sesso e perchè forse esiste ancora molta omotransfobia. Io credo che nella mia vita cambiare sesso è solo il primo passo poichè poi inizia la parte più difficile ossia quella di fare i conti con la vera vita. Io posso dire che per la stragrande maggioranza, siamo persone che non hanno né vogliono avere niente a che fare con il mondo della prostituzione. Anzi… Mi chiedo sempre perchè mi deve essere tolta anche la mia dignità come persona per il fatto di non riuscire a trovare un lavoro e ciò non permettendomi di pagare l’intervento di rimozione del seno per esempio come avrei voluto. Il seno rappresenta per me ancora un corpo che non mi appartiene e intanto nell’attesa della decisione giudiziaria e della lunga lista di attesa io soffro ogni giorno, per cui sono costretto ad usare un BINDER, una canotta contenitiva, che mi permette di di nascondere il mio seno e far apparire un petto maschile. Una grande sofferenza… Molto volte faccio fatica a respirare ma non posso toglierla perchè è il mio unico aiuto per nascondere al meglio quella parte del mio corpo che mi provoca tanto dolore e sofferenza. In questi giorni ho lanciato con umiltà una campagna di donazioni per chiedere aiuto e ci sto mettendo la faccia nonostante non sia facile per me. Una raccolta fondi che potrebbe essere necessaria a potermi liberare da questo seno, per sentirmi libero finalmente di camminare a petto nudo per casa e tra la gente. Con il tempo arriverò ad effettuare anche la falloplastica, che è un intervento che ti dà la possibilità di completare la tua personalità con la ricostruzione di un pene. Per questo non ho fretta di farlo ma l’intervento al seno, prettamente femminile, avrei tanto il desiderio di poterlo effettuare al più presto. Vi prego di aiutarmi con una donazione. Ecco di seguito il link per la raccolta fondi:
https://www.gofundme.com/f/luca-ragazzo-trans-cerca-fondi-per-mastectomia?utm_source=whatsapp-visit&utm_medium=chat&utm_campaign=p_cp+share-sheet
Grazie Luca di averci raccontato la tua storia che deve essere da esempio per tutti e che tu possa avere il corpo che ti corrisponde al più presto.

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