XI Festival della Diplomazia Cultural Diplomacy
Cultural Diplomacy e Soft Power tra i temi al centro dell’undicesimo Festival della Diplomazia che quest’anno si svolgerà in modalità ibrida, in presenza e online, dal 19 al 30 ottobre a Roma.
Con il patrocinio del Ministero degli Esteri, della Rappresentanza in Italia della Commissione e del Parlamento Europeo, di oltre 70 Ambasciate, 9 Università e numerosi partner scientifici, Diplomacy 2020, dopo l’apertura del 19 ottobre affidata alla speciale intervista al Commissario Europeo Paolo Gentiloni, affidata a Maurizio Molinari, vedrà tra gli altri interessanti appuntamenti dedicati alla Cultural Diplomacy e al Soft Power motore degli scambi culturali in tutto il mondo e vero potenziale di attrazione di una nazione in ambito internazionale contrapposto alla forza politica e militare e che si alimenta attraverso la diffusione della propria cultura e dei valori storici fondativi di riferimento.
Il Festival della Diplomazia di Roma, anche in questa insolita edizione online, tiene fede alla sua tradizionale attenzione alla diplomazia culturale.
Una larga sezione dedicata al cinema e ai docufilm. Dopo il successo dell’anno scorso, Diplomacy conferma la selezione di documentari dedicati ai temi della geopolitica. La rassegna, chiamata “The Doc Side of Diplomacy“, spazia dalla pellicola del regista danese Mads Brügger “Cold Case Hammarskjöld”, al film “The Campaign Against Climate”, in cui Mads Ellesøe ritrae lo scenario di corruzione in cui il potere petrolifero ha insabbiato per oltre trent’anni la scomoda verità del cambiamento climatico. Il primo titolo presentato sarà invece l’esordio di Marzia Rumi, “Islam de Cuba“. In un Paese in cui musica e ballo scorrono nelle vene della gente, in cui la carne di maiale è l’unica presente e il rum la bevanda nazionale, ci sono persone che, nonostante tutto, hanno trovato nella religione islamica una bussola di vita. Il documentario, sullo sfondo dei complessi meccanismi geopolitici alla base dei rapporti fra Cuba e l’Islam, racconta la convivenza tra queste due culture estremamente diverse attraverso la storia del radicale cambiamento della vita di tre personaggi. Ultimo docufilm degno di nota che verrà proiettato il 26 ottobre alle 18,30: “COVID HOTEL” un memento alle vittime e ai superstiti del covid19 in nord Italia nella prima fase del lockdown italiano che ha segnato tristemente le aree lombarde. Firmato dai reporter Sergio Ramazzotti e Andrea Monzani di Parallelozero è un raro documento di video e foto giornalismo al fronte che per la prima volta ha visto protagonisti della pellicola a colpi di testimonianze toccanti ed interviste i front liners di questa guerra contro il virus: i sanitari italiani in assistenza dei pazienti de ospedalizzati covid19 in quarantena nella struttura alberghiera Winter Garden Hotel di Grassobbio alle porte di Bergamo.
Il progetto audiovisivo, a cura del giovane regista romano Roberto Palattella, realizzato con il contributo del Festival della Diplomazia e la collaborazione degli Uffici dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, racconta il drammatico momento in cui il Covid-19 è stato dichiarato pandemia. Da quel giorno gli uffici ed il personale della Farnesina sono stati chiamati ad uno sforzo straordinario di coordinamento internazionale per consentire ai circa 110.000 italiani all’estero di rientrare in Italia e nelle loro case, ma anche di collaborare con le ambasciate ed i consolati di tutto il pianeta che si trovavano a vivere le medesime emergenze. Nella traccia narrativa il regista si concentra nella ricostruzione visiva delle drammatiche difficolta di viaggio e ricongiungimento familiare vissute in ogni angolo della terra. Mesi difficilissimi a causa dei lockdown che andavano via via imponendosi nei diversi stati e che hanno provocato sentimenti di grande smarrimento e paura. Le proiezioni sono previste dal 23 al 25 ottobre dalle 19 alle 23 sulla facciata di WEGIL, storico palazzo di Trastevere oggi punto di riferimento artistico e culturale del territorio, delle Mura Latine, all’interno del sito archeologico Stadio di Domiziano, della Galleria Bresciani Visual Art, nei quartieri storici e caratteristici Pigneto, Garbatella, Flaminio, all’interno di CityLab 971, gli spazi della ex Cartiera di via Salaria rigenerati e dedicati all’innovazione culturale
Anche la musica sarà protagonista del festival. Il 22 ottobre andrà infatti in onda Concerto per Piano e Orchestra n°2, capolavoro di inizio ‘900 di Sergej Rachmaninov. Il concerto sarà suonato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Lituana condotta dal Maestro Modestas Pitrenas e vedrà come solista al piano Likalukas Geniusas.
Per quanto riguarda la letteratura invece, il 26 ottobre Vincenzo Tiani leggerà e commenterà alcuni passi di The Game, bestseller di Alessandro Baricco. L’evento, organizzato in collaborazione con We Reading e Studio Legale Panetta & Associati, approfondirà in particolare il tema della rivoluzione digitale come punto di rottura fra la società e i suoi corpi intermedi, che ha dato vita a quello che Baricco definisce “un un pianeta a trazione diretta, dove l’intenzione e l’intelligenza collettive diventano azione senza dover passare da autorità intermedie”.
Un intero diplo-channel, il numero 3, sarà infine dedicato alla Diplomazia Culturale, alle mostre d’arte e fotografiche, e più in generale al soft power dei vari Paesi, e ospiterà una serie di eventi che hanno in comune il ruolo svolto dai Musei, dalle Organizzazioni Culturali, nella creazione e nel rafforzamento dell’immagine e dell’identità di varie Nazioni. Fra le
“visite guidate” previste nella sezione Diplomazia in Mostra, c’è quella alla Collezione Farnesina, concerti provenienti da Berlino, Varsavia, Mosca, Montreal; tre lungometraggi e altre testimonianze nazionali e internazionali.
Il Festival della Diplomazia torna a Roma dal 19 al 30 ottobre 2020 a Spazio Europa e online, raccogliendo la sfida del confronto diplomatico globale nell’era della pandemia: un viaggio tra i temi più urgenti dell’attualità, affrontati da alcuni dei principali protagonisti del settore, con classici incontri dal vivo e, per la prima volta, attraverso 4 inediti diplo-channel per 10 ore no-stop quotidiane di approfondimenti, interviste e confronti, insieme a sessioni speciali e retrospettive esclusive, per un totale di 90 ore di full immersion tra comprensione del passato e del presente, riflessione e riprogettazione collettiva del futuro e dei suoi scenari.
Ogni evento avrà una sua programmazione distribuita nell’arco della durata del Festival, dal 19 al 30 ottobre, e sarà diffuso sia tramite la piattaforma digitale e i canali social del Festival