Scende in campo anche il vino rosso per combattere il Covid-19
E proprio sul Resveratrolo, come aveva già riportato il quotidiano “Il Mattino”, una molecola del wine su cui ha puntato l’Università Federico II di Napoli, con un protocollo messo a punto dal Professor Ettore Novellino del Dipartimento di Farmacia, nel 2018. Ma adesso vi un vino DOC Il Taurasi, prodotto nella provincia di Avellino, molto conosciuto e apprezzato in Italia. Dalle vinacce del Taurausi viene sinterizzato la molecola naturale del Taurisolo che contiene non solo il fenolo, ma anche maltodestrine per facilitarne l’assorbimento. Infatti, il Taurisolo è una miscela di polifenoli estratti dalle vinacce rosse di Aglianico, ricche di Resveratrolo. A sua volta il “resveratrolo” è una molecola contenuta nel vino con notevoli effetti benefici sulla salute, in particolare sul sistema cardiovascolare, ed essendo dotato di attività antimicrobica, in grado di attivare i macrofagi, i neutrofili e i linfociti durante le infezioni. Ma per aver effetto, è necessario che il Resveratrolo venga somministrato in grandi quantità utilizzando la via aereosolica, per portarlo laddove esso deve agire. Proprio in questi mesi è stato somministrato per via aerosol ad alcuni degenti affetti da Covid-19 all’Ospedale Monaldi, con risultati molto incoraggianti soprattutto per controllare la fase infiammatoria del Coronavirus. Lo stesso Prof. Novellino ha dichiarato che “il possibile utilizzo del Taurisolo, quale antiossidante in vivo potrebbe “stordire” il Covid-19 e che quando tale virus fa ingresso nel nostro organismo, attraverso i recettori Ace2 presenti perlopiù a livello bronchiale e renale, costringono le cellule ospiti a produrre le proteine utili alla replicazione virale”. La cura del vino per una “speranza contro il Covid-19”.