Il frutto degli Dei: il Kaki

Il kaki è la specie frutticola che nell’ultimo decennio si è diffusa nei territori meridionali al di fuori della tradizionale coltivazione: provincia di Caserta, Salerno e Napoli, Forlì, Ravenna e Verona. Pur essendo una specie nota dall’antichità dei Romani (nel I secolo d.C.), il suo nome botanico Diospyros kaki che indica “cibo degli Dei”, si può tranquillamente considerare un frutto esotico. La classificazione delle varietà di kaki sono migliaia, che presentano dei comportamenti agro-bio- morfologici variabili, come quella della distinzione che fa riferimento alle caratteristiche organolettiche della sua polpa in base al periodo di maturazione. Su tale base abbiamo i due gruppi principali:
Costanti alla fecondazione (CF) cioè frutti che mantengono la stessa colorazione della polpa che risulta essere chiara nei frutti fecondati e non.
Variabili alla fecondazione (VF) cioè frutti che modificano le caratteristiche della polpa che risulta avere una colorazione differente nei frutti non fecondati e in quelli fecondati.
In Italia la quasi totalità delle varietà coltivate del cachi si riferiscono ai tradizionali kaki tipo e al Rajo brillante. Per il suo elevato contenuto di zuccheri si sconsiglia l’uso frequente a chi è obeso o soffre di diabete anche se è un frutto ricco di vitamina C, betacarotene e di minerali come il potassio, fosforo, magnesio, calcio e sodio. Ha notevoli proprietà benefiche che spaziano dall’effetto lassativo se il frutto è maturo invece se il frutto è acerbo, può essere astringente e diuretico, mostrando un’alta capacità di protezione e depurazione del fegato. In realtà, i kaki anche frutti perfetti anche per i bambini, gli sportivi, gli astenici, poiché hanno straordinarie capacità energizzanti, dovute principalmente agli zuccheri contenuti per il 18 percento. Gli effetti diuretici dei kaki sono dovuti all’alta percentuale del minerale potassio e quelli lassativi alla discreta quantità di fibre. Nelle nostre condizioni climatiche la raccolta avviene tra la fine di settembre e novembre, dal preciso colore dei frutti al giallo o giallo intenso-arancio.

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