Luca Tescione: “Loro torneranno”. Recensione di Daisy Raisi

Un racconto dall’incipit distopico e pennellato di fantascienza. Un protagonista misterioso, provvisto di coda, funge da voce narrante. Ovviamente non appartiene al genere (dis)umano che, anzi, dipinge come egoista, crudele, nevrotico, aggressivo, distruttivo, eppure vorrebbe assomigliargli lo stesso. Sì, perché questo essere atipico, pur riscontrando nell’uomo molteplici difetti, ne apprezza moltissimo la predisposizione per l’arte. Perché in fondo l’arte che cos’è se non il prodotto della parte migliore di un essere umano? Così come la curiosità e la speranza, aspetti che certo appartengono in larga misura anche all’autore, una sorta di Ulisse moderno, animato dalla smania continua di conoscenza, perennemente in viaggio, che poi questo sia reale o metaforico poco importa. Anche l’arte in fondo è una forma di viaggio che spinge chi la pratica a valicare i cancelli del finito anelando a qualcosa che, nella più plausibile e auspicabile delle ipotesi, rimarrà irraggiungibile… e guai se non lo fosse! La vis creativa ne risentirebbe fino a spegnersi.
Che dire poi della speranza? Quella che contro ogni ragionamento logico spinge il protagonista/voce narrante, unico superstite di una devastazione che ha reso il nostro pianeta inabitabile, ad aspettare che una navicella spaziale guidata dagli umani venga a prelevarlo dopo che il Viandante, altro enigmatico personaggio, dopo un lunga ricognizione nello spazio, avrà finalmente individuato un nuovo pianeta adatto ad ospitarli?
E infine la Terra fattasi, a causa dell’uomo e delle sue azioni, oltre che inospitale, deserta, arida e silenziosa, “ora che è sempre più difficile spostarsi e non c’è più nessuno da incontrare”, non ci rimanda, per certi aspetti, a questa nostra condizione odierna di reclusi, ostaggi di una pandemia che ha ridisegnato routine, abitudini stravolgendole e isolandoci sempre di più.
E, anche in questo caso, cosa sarebbe la nostra esistenza senza la speranza in un futuro migliore, in un esito felice che ci restituisca alla normalità perduta?
“Loro torneranno” è un racconto breve, scorrevole e ricco di significato, che fa riflettere sulla natura umana, i suoi pregi e i suoi difetti, sulla funzione dell’arte, sulle conseguenze delle azioni scellerate degli uomini e sul valore inestimabile del sentimento della speranza che è alla base della vita stessa.
Una lettura da non perdere, che il suo autore mette a disposizione gratis a questo link: http://www.mfsoftps.it/pubblicazioni/lorotorneranno/interattivo/mobile/index.html
Cenni biografici dell’Autore
Luca Tescione nasce a Telese Terme, in provincia di Benevento, il 28 maggio del 1974. Studia all’Università “Federico II” di Napoli, dove si laurea in Fisica delle particelle nel giugno del 2001. Attualmente lavora a Napoli come analista-programmatore. La passione per la scrittura lo accompagna fin dall’adolescenza. È convinto della necessità di un’assidua e approfondita lettura, per la quale nutre altrettanta fervente passione quanto e se non di più della prima, come indispensabile e propedeutica affinché la scrittura, dalla semplice dimensione della passione, possa assurgere, meritatamente, a quella di reale e limpida arte creativa. È per questo suo inappagabile desiderio che si è sempre confrontato con coloro che ritiene scrittori di riferimento e d’immensa statura, quali: Yates, Dostoevskij, Salinger, Calvino, Asimov e Lovecraft.
Il suo duplice interesse nell’ambito matematico-scientifico e in quello artistico-letterario ha sempre caratterizzato la sua esistenza, il suo essere ambivalente, appartenendo a due emisferi all’apparenza contrapposti: da un lato l’aspetto logico e razionale, dall’altro quello creativo e romantico. Dicotomia caratterizzante, questa, senza la quale non riuscirebbe a essere ed esistere, in questo mondo spesso indifferente e molto più spesso banale e prevedibile.
Pubblicazioni e auto-pubblicazioni: “Miserie di metà vita”, Gruppo Albatros. Il Filo; “La Terra dei Fuochi”, IlMioLibro; L’ippopotamo sulla nuvola, Edizioni DrawUp. ”Navigando per mari d’acqua dolce”. IlMioLibro. “Solchi nell’acciaio”, autoprodotto. “Lo sguardo oltre l’orizzonte”. LFAPublisher.

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