Emanuele Macaluso, quasi un secolo di vita combattendo con le parole e con le idee
Emanuele Macaluso è stato un uomo che ha vissuto quasi un secolo combattendo con le parole, con le idee. Un uomo che da molto tempo non aveva incarichi pubblici ma non per questo aveva rinunciato a svolgere un ruolo pubblico. Un uomo che da ragazzo aveva vissuto nella sua Sicilia l’ingiustizia, una ingiustizia così grande e inaccettabile da spingerlo alla ribellione. E da li’ l’iscrizione al Partito Comunista clandestino e la lotta antifascista. Poi l’esperienza da leader sindacale, la lotta alla mafia agraria e al latifondo, dirigente politico, prima in Sicilia, poi a livello nazionale con Togliatti, Longo e Berlinguer. Ricordiamo alcune delle parole che hanno segnato la sua vita. La prima è Unità: il nome del giornale che ha diretto negli anni Ottanta, ma anche la sua stella polare, l’unità delle forze progressiste e della sinistra. La seconda parola è garantismo, non il sinonimo peloso di impunità per gli amici ma l’idiosincrasia per qualsiasi forma di giustizialismo. E l’ultima parola è curiosità, e dentro a questa curiosità c’era una immensa fiducia nell’uomo e nella politica.