Taglio dei lecci nel Parco urbano di San Marzano sul Sarno (SA)
Nel Parco urbano di San Marzano sul Sarno ben 40 alberi di alto fusto monumentali e storici “capitozzati” senza un valido motivo né fitopatologico né di pericolo di crollo, né tantomeno di decoro-estetico. Un intervento di straordinaria manutenzione necessario per garantire la futura fruizione del Parco urbano veniva stabilito nella determina del 23 dicembre scorso, con cui si affidavano, attraverso la procedura di affidamento diretto, i lavori di potatura all’interno del Parco urbano di San Marzano sul Sarno, lungo il lato che affaccia su viale Roma. Ora chiedono chiarezza e trasparenza i consiglieri comunali del gruppo “#Noi sempre tra voi” per le operazioni effettuate in una delle aree simbolo della città marzanese. Lavori di potatura su alberi storici-monumentali, attuati con misure esteticamente drastiche, per nulla considerando l’aspetto del decoro, tanto da indurre buona parte dei cittadini a preoccuparsi oltre che dell’estetica del Parco urbano anche della stessa salute degli alberi, dopo una decisa tagliata dei rami. “Da un consulto con qualche professionista del settore si è appurato che tale tipo di potatura potrebbe nuocere all’integrità morfofisiologica degli alberi trattati con conseguenze deleterie negli anni dal punti di vista delle condizioni fitopatologiche”, hanno spiegato i consiglieri comunali Colomba Farina, Vincenzo Marrazzo e Maria Calenda. “La potatura dei lecci andrebbe fatta con la periodica rimonda dei rami disseccati e l’asportazione dei rami più bassi, evitando tagli drastici di contenimento a livello delle branche, che potrebbero altrimenti conseguire un aumento del rischio di attacchi di malattie fungine. Praticando tagli a grossa sezione con asportazione di grosse branche (capitozzatura) si provoca un indebolimento generale dell’esemplare, la perdita del naturale portamento tipico della specie e la rottura dell’equilibrio chioma-apparato radicale con inizio di processi di decadimento. Insomma, gli interventi di potatura dovrebbero riguardare il solo alleggerimento e sfoltimento della chioma. Inoltre, i lavori effettuati durante questo periodo di abbondanti e continue piogge, potrebbero pregiudicare lo stato fitopatologico delle piante, dal momento che la pioggia, avendo un potere infettivo e penetrando agevolmente attraverso la ferita, potrebbe attivare fenomeni fungini o ampliare preesistenti condizioni fitosanitarie, tale da compromettere in modo irreversibile la vegetatività degli esemplari”. Per i componenti del gruppo di opposizione sarebbe bastato intervenire solo sui rami i quegli alberi che effettivamente risultavano pericolosi per la fruizione del Parco Urbano. “Non sarebbe stato meglio, prima di effettuare tali lavori di straordinaria manutenzione del verde nel Parco urbano, dotarsi di un piano del verde pubblico, considerata altresì la relazione di censimento delle specie arboree e di monitoraggio di tutti gli alberi presenti sul territorio per sapere dove, quando e se intervenire, già agli atti del Comune? La potatura è un progetto di lungo periodo e deve essere preceduto da uno studio fatto da esperti preliminare arboricoltori, soprattutto quando si tratta di un intervento in uno dei parchi urbani più grande e bello dell’Agro. Ogni albero ha una sua storia che esprime attraverso segnali morfofisiologici, che bisogna leggere, per poi adottare la relativa terapia”. Sul caso, il gruppo consiliare, ricevendo sollecitazioni pervenute da numerosi cittadini in merito alla strana potatura di alberi che sta avvenendo nel Parco urbano e, condividendo pienamente le preoccupazioni dei cittadini di fronte all’attuale azione impattante sul verde pubblico in uno dei luoghi simbolo della città, ha presentato un’interrogazione al sindaco chiedendo quale sia il criterio adottato per la potatura degli alberi, quale studio stato applicato per effettuare questi interventi e quale e se c’è stata una perizia di un esperto agronomo che stabilisce la necessità e il tipo di potatura.