Regione Campania. Il Presidente sull’incarico al Prof. Mario Draghi
Tutte le forze politiche oggi sono chiamate a fare i conti con la realtà, con le proprie contraddizioni, i propri limiti, gli elementi di demagogia o di ideologismo che si sono portati dietro per dieci anni.
Bene così.
Se questo incarico a Mario Draghi serve a determinare una presa di consapevolezza e una innovazione in tutte le forse politiche, è un bene. Sarà un grande vantaggio per la democrazia italiana. Anche se è meglio non suonare ancora le campane a festa. Credo che Mario Draghi dovrà fare un percorso di guerra.
Vedrete, quando presenterà la lista dei ministri avrà un primo ‘bombardamento’. Intanto, prendiamo atto che l’Italia ha individuato una personalità che per la sua sola storia ci dà prestigio e credibilità nel mondo.
Per il resto si è conclusa la stagione del Governo Conte 2. In questi due-tre anni ne abbiamo viste di cose bizzarre…( )…che noi umani neanche avremmo immaginato di vedere. L’ultima di queste ‘meraviglie’ l’abbiamo vista quando davanti a Piazza Colonna è stato portato un tavolino spoglio, anche un po’ scrostato. Hanno voluto far vedere che almeno un banco buono in Italia c’era.
Battute a parte, Giuseppe Conte, nel congedarsi da presidente del Consiglio, ha fatto un discorso breve, ma ricco di significati, con il quale si è autoproclamato il Mitterand italiano, il federatore delle forze progressiste di casa nostra. Se ci riuscirà, avrà fatto un lavoro importante per la solidità della democrazia italiana. Gli anni futuri ci diranno se questo obiettivo è “un cavallo per la sua coscia”, come diceva Montanelli.
Vincenzo De Luca