Nigeria: banda armata semina terrore in una scuola, rapite più di 300 studentesse
A pochi giorni di distanza dal rapimento di 27 studenti a Ovest della Nigeria, un nuovo attacco ha portato al sequestro di ben 450 studentesse (secondo il comunicato stampa rilasciato da Save the Children). Il rapimento è avvenuto nel cuore della notte, centinaia di uomini armati affiliati di Boko Haram – organizzazione terroristica jihadista nigeriana di ideologia salafita avente l’obiettivo di instaurare un califfato e applicare la sharia – hanno dapprima invaso la città di Jangebe, nello Stato di Zamfara a nord-ovest della Nigeria, attaccando un posto di blocco dell’esercito di Abujia per poi dirigersi verso la Government Girls Secondary School e rapire le studentesse. Un incubo senza fine quello dei rapimenti in Nigeria, che nel dicembre scorso vide il sequestro di oltre 300 ragazzi in un istituto di Kankara, nello Stato di Katsina, rilasciati poi dopo diverse negoziazioni con diversi funzionari del governo. Attacchi mirati quelli dei terroristi di Boko Haram – che sta a significare letteralmente “l’istruzione occidentale è proibita” – per promuovere l’islam radicale e scoraggiare l’educazione scolastica occidentale considerata un modello pericoloso, peccaminoso, contrario alla volontà di Allah e del suo profeta Maometto. L’evento ha scatenato l’indignazione dell’intera comunità internazionale e delle organizzazioni umanitarie che hanno chiesto “l’immediato rilascio delle ragazze e la restituzione alle loro famiglie” e hanno condannato il gesto, definendolo vile e meschino; oltre che estremamente traumatizzante per chi lo subisce, in particolar modo le ragazze. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro in cui sentirsi protetti e non un luogo a rischio e pericoloso. La Nigeria è ormai da anni sotto l’attacco degli estremisti islamici che seminano terrore e uccidono senza pietà moltissime persone ree di desiderare uno stile di vita dignitoso e un’istruzione che garantisca un futuro migliore. Intanto quest’anno la Nigeria ospiterà la quarta Conferenza internazionale sulle scuole sicure, il primo tra i paesi africani ad aver sottoscritto la Dichiarazione sulle scuole sicure (SSD) che ha come scopo la protezione degli studenti, del personale scolastico e delle infrastrutture educative in tempi di guerra.