L’ASeAP in lutto per la morte da Covid-19 del suo Presidente Antonio Romano

Nella serata di domenica 21 marzo u.s. si è spento all’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta il Prof. Antonio Romano di Cesa. Da alcuni giorni era ricoverato nella predetta struttura sanitaria per aver contratto il Covid-19 e, nonostante le tempestive cure farmacologiche e le appropriate terapie, il suo apparato polmonare non ha retto e lo ha stroncato.
Antonio Romano, per gli amici Tonino, lascia la consorte sig.ra Eleonora, i figli Nicola (miracolato il 15 maggio del 1982 dal giovane studente passionista Grimoaldo Santamaria, 04.05.1883 – 18.11.1902, beatificato il 29 gennaio 1995) e Maria Consiglia.
Tutta la sua esistenza terrena Antonio Romano l’ha dispiegò nella “Famiglia Passionista” di san Paolo della Croce. Nel 1957 entrò nell’alunnato passionista e percorse parte del suo tragitto nel seminario della Scuola Apostolica dei Padri Passionisti di Calvi Risorta con noviziato nel convento di Falvaterra (FR) e Liceo Classico e Filosofia nella Comunità Passionista di san Gabriele dell’Addolorata, Isola del Gran Sasso (TE) e gli studi di Teologia nella Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, Sezione San Tommaso d’Aquino – Napoli. Mentre era impegnato in questi ultimi studi non senza tormenti, decise di far rientro in famiglia e riprese la vita laicale, completando gli studi e conseguendo la Licenza in Teologia.
L’impronta passionista che si era stampata in lui non scomparve e non si cancellò mai, anzi continuò e la trasfuse nella sua splendida famiglia che di lì a poco si sarebbe costruita e attivò nel suo territorio nativo, parrocchia di san Cesario a Cesa diverse iniziative a favore dei giovani e del sociale e nella diocesi di Aversa, con la presidenza dell’Azione Cattolica Diocesana, profuse un forte impegno nel volontariato e nella solidarietà sociale. Anche la scuola si giovò del suo “patrimonio” formatosi nel “vivaio” passionista usufruendo, per diversi anni, della sua qualificata e pregnante attività di insegnante di Religione Cattolica, per poi transitare nel ruolo amministrativo dell’Istituzione scolastica. Antonio Romano continuò a tenere costanti e proficui contatti con i Padri Passionisti e si attivò, non poco, nella costituzione di un’Associazione che raccogliesse gli ex alunni e nel 1990 su richiesta dell’allora Consultore Provinciale, Padre Giovanni Cipriani, ne fu concessa l’autorizzazione alla costituzione, con parere favorevole del Superiore Provinciale Padre Ludovico Izzo. Nel 1991 fu costituito un comitato provvisorio (23 giugno – 25 aprile 1992) formato da 5 ex alunni e il coordinamento del predetto organismo fu affidato a Romano. Nel 1992 i soci elessero il primo Consiglio direttivo per il quadriennio 1992-1996 e Romano venne eletto alla carica di Presidente che ha sempre esercitato, tranne nel quinquennio 2000-2005 (Presidente Francesco Silvestre) e dal 2005 l’Associazione si avvale della costante e premurosa Assistenza Spirituale di Padre Ludovico Izzo.
L’Associazione ex alunni passionisti – ASeAP – al fine di socializzare ideali, percorsi, proposte, iniziative si dotò di una rivista/bollettino che venne stampata negli anni 1991, 1995, 1996, 2000 e, ininterrottamente, si stampa dal 2004 ai giorni nostri col significativo titolo “LE NOSTRE RADICI”. Antonio Romano, il Presidente dell’Associazione e il Direttore del bollettino per antonomasia di entrambi i predetti “strumenti” ne sposò in pieno la “causa” e non lesinò risorse economiche, energie ed impegno. L’Associazione è formata da tutti quei laici che hanno condiviso un tratto di strada più o meno breve con i Passionisti, frequentando la Scuola Media presso il Seminario di Calvi Risorta o seguendo gli studi del Liceo Classico, di Filosofia e di Teologia presso altri conventi. Giovani studenti che, poi, a seguito di un discernimento personale, hanno tralasciato l’esperienza conventuale ritornando in famiglia. Un’esperienza tra i Passionisti che, comunque, in tutti ha lasciato un ricordo indelebile e un’impronta formativa unica e vera, “doc”, che li ha guidati, spontaneamente, concretamente nella loro varia esperienza sociale, professionale e familiare.
Sul bollettino associativo nel 2009 Romano scriveva “L’Associazione degli ex alunni passionisti è una <meravigliosa creatura>, per certi aspetti atipica, virtuale, svariata per estrazione geografica dei soci, assai eterogenei per professione, età e cultura, … eppure vera e autentica, speciale e concreta, fraterna e solidale, con un comune collante: l’impegno (per tutti) di essere nel mondo testimoni della <passione> di Cristo per l’uomo, diffondendo, con iniziative mirate, la filiale devozione a san Paolo della Croce, a cui i soci son legati da quando impararono a conoscerlo nel periodo, più o meno breve, tra i Passionisti e sul bollettino n. 4, settembre-ottobre 2020, ribadiva che “L’ASeAP è nata con l’intento di riunire gli ex alunni proponendo un coordinamento interno e incontri annuali per rafforzare la reciproca amicizia e raccontarsi le proprie esperienze, per visitare luoghi che sono state culle di formazioni e di istruzioni e per dimostrare gratitudine ai tanti educatori missionari che si sono impegnati anima e corpo per la crescita morale e spirituale degli allievi aspiranti. Quello dell’ASeAP è stato un cammino avvincente e coinvolgente, con raduni organizzati sempre in giornate di sola festività civile, dando anche ai sacerdoti passionisti la possibilità di partecipare. La varia distanza geografica degli aderenti e la diversità dell’età anagrafica non sono stati impedimenti; mentre l’eterogeneità delle professioni è diventata ricchezza di esperienze, di testimonianza e di vari contributi concreti”.
Il Presidente Romano è stato l’elemento pulsante delle iniziative intraprese dall’Associazione per testimoniare la gratitudine e l’affetto verso i Padri Passionisti ed è doveroso menzionare la realizzazione di una statua di san Paolo della Croce posta nel chiostro della Badia di Ceccano; una completa cucina moderna nei ristrutturati locali del convento di Ceccano; un “Self Service”, completo e moderno, per la cucina dei Padri Passionisti della Casa Generalizia di Roma; un concreto contributo alla ristrutturazione del Convento di Pontecorvo in Casa di Riposo per anziani “Maria SS.ma delle Grazie”; una coinvolgente e straordinaria solidarietà, con alcune centinaia di milioni, offerti nel tempo, ai passionisti (grazie anche al sostegno di amici e simpatizzanti dell’ASeAP) per i bambini poveri delle favelas accolti nella missione dei Passionisti in Brasile a Barbacena.
Le esequie, nel rispetto delle restrizioni imposte dalle disposizioni impartite dalle competenti Autorità per contenere la diffusione del coronavirus, si sono svolte ieri, alle ore 16, nel cimitero di Cesa. I Padri Passionisti, gli ex alunni nonché le persone che pur non essendo degli “ex” ma che hanno collaborato con i Passionisti e con l’ASeAP e che sono loro amici, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, ricorderanno, come è doveroso, l’amico, il Presidente-Direttore, il professore e il “vulcanico-trascinatore” Antonio Romano.

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