Capua – Domenico Guarino bambino di 8 anni, morto per polmonite, arriva la sentenza definitiva

A seguito della morte del piccolo Domenico Guarino, un bambino di 8 anni, verificatesi durante la notte tra il 28 e il 29 gennaio 2013, il papà Umberto e la mamma Vincenza Botta, citarono in giudizio il Pediatra di base a causa di un forte ritardo nella diagnosi e quindi nella somministrazione di cure adeguate. Infatti, una settimana prima della morte nel piccolo Domenico comparirono sintomi febbrili per cui la mamma si mise in contatto con il Pediatra che gli prescrisse ben due antitussigeni, Seki Sciroppo ed Hederix plan, quest’ultimo a base di codeina, ovvero un oppiaceo, in posologia solo per adulti, senza neanche effettuare una visita medica a domicilio. Dopo una settimana i familiari preoccupati per il perdurare dei sintomi nel piccolo Domenico, ricontattano il Pediatra e, solo quando la febbre salì oltre i trentotto fece la visita medica a domicilio rassicurando i genitori che il loro bambino non aveva niente di preoccupante e di continuare il dosaggio della terapia prescritta precedentemente, ossia la prescrizione di una terapia c.d. “da cavallo”. Ma il mattino del 29 gennaio 2013 il bimbo Domenico veniva rinvenuto morto nel suo letto. A tal punto il Giudice dispose l’autopsia per fare piena luce sul caso e, con sorpresa, si scoprì che il piccolo Domenico era morto a causa di una polmonite interstiziale sovrapposta da una polmonite batterica per cui inizia il processo a carico del Pediatra e solo dopo sei anni, fu ritenuto responsabile dell’accaduto con la sentenza emessa dal Giudice Giuseppe Meccariello che l’ha condannato a un anno di reclusione e al pagamento di una provvisionale. Infatti, gli stessi Periti del Tribunale confermarono che la polmonite sia stata la vera causa della morte del bambino escludendo al 100% la tesi sostenuta dalla difesa del medico ovvero quella di un evento cardiaco improvviso e imprevedibile quale un’aritmia/miocardite che avrebbe scagionato il medico. Nonostante l’inferno che hanno dovuto sopportare i familiari nel rivivere il momento tragico della morte del piccolo Domenico, che per loro ha segnato la fine della vita precedente, si sono visti ricorrere anche in appello per il ricorso presentato dal Pediatra. Ebbene il 2 aprile u.s. si è concluso il processo di appello, nella Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli confermando la responsabilità del Pediatra pur dichiarando la non punibilità per sopraggiunta prescrizione del reato. La Corte d’Appello ha anche riconosciuto la responsabilità dell’ASL, che il Giudice della Corte d’Assise aveva escluso, in solido anche per le condotte dei medici e pediatri di base seppur in rapporto di convenzione con la stessa. I giudici hanno valotato una provvisionale già fissata in 140mila euro dal Giudice Giuseppe Meccariello nella sentenza di primo grado. In questo calvario giudiziario i genitori Guarino, sono stati assistiti dall’Avv. Letizia Di Rubbo mentre le sorelle del piccolo Domenico: Anna, Maria e Jessica dall’Avv. Fabiola Iannuzzi.

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