Iniziative a favore dell’occupazione giovanile
Occorrono obiettivi chiari e nuove priorità.
Pochi giorni fa l’Istat ha fotografato la crisi gravissima nella quale ci troviamo: un milione di posti di lavoro persi in un anno, la disoccupazione giovanile tornata sopra il 30 per cento, i NEET – i ragazzi che non studiano non lavorano – sopra i 3 milioni.
Oggi abbiamo a disposizione lo strumento straordinario del PNRR Next Generation EU, ma è totalmente inutile rimanere ad aspettare queste risorse se prima non riorganizziamo i nostri obiettivi e le nostre priorità, per riuscire a spendere bene. Si tratta di creare servizi di orientamento, oggi lasciati alla buona volontà di pochi, e di attivare reti orizzontali e verticali tra istituzioni scolastiche e universitarie e imprese. Si tratta di riformare le regole di ingresso nel mondo del lavoro, perché non possiamo accettare che ai giovani italiani venga chiesto di lavorare gratis per essere sfruttati e imparare poco e niente. Il lavoro va pagato, sempre. C’è bisogno di una riforma vera dei tirocini curriculari, di limiti più seri all’uso dei tirocini extracurriculari e di una riforma dell’apprendistato. Abbiamo il dovere, da queste macerie, di cambiare e di dare alle giovani generazioni la possibilità di ricostruire un Paese in cui non è vietato sognare.