A.N.DI.S. – Soddisfazione sull’accordo Governo-Regioni sulla riapertura delle scuole superiori
L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. – a seguito delle disposizioni emanate dagli Organi governativi e ministeriali in merito alla riapertura delle scuole secondarie di secondo grado, a far data dal 26 aprile p. v., aveva espresso delle documentate criticità e perplessità e le predette hanno trovato “cittadinanza” nell’accordo Governo-Regioni di ieri, 20 aprile.
Il Presidente Nazionale dell’A.N.DI.S., Paolino Marotta, nella serata di ieri, 20 aprile, ha diramato un pertinente e opportuno comunicato a riguardo che si ritiene utile riportare integralmente anche perché pone, per il prossimo anno scolastico, la delicata e vecchia questione delle “classi pollaio” che spesso contrastano coi requisiti di sicurezza e la complessa problematica legata al COVID-19.
“L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici esprime grande soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Governo e Regioni in merito al rientro in presenza degli studenti delle superiori dal prossimo 26 aprile.
Nel nostro comunicato del 18 aprile scorso avevamo segnalato al Ministro Bianchi e al Governo le difficoltà e i rischi connessi al ritorno tra i banchi di tutti gli studenti delle scuole secondarie di II grado, chiedendo di delegare ai dirigenti scolastici il compito di decidere, in rapporto alla capienza dei locali, le percentuali superiori al 50% degli alunni da ammettere alle lezioni in presenza.
Dalle anticipazioni di stampa apprendiamo con piacere che le singole istituzioni scolastiche saranno autorizzate ad adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo da garantire nelle zone rosse la didattica in presenza ad almeno il 50% degli alunni e fino ad un massimo del 75%, mentre nelle zone gialle e arancioni ad almeno il 60% e fino al 100%”.
Auspichiamo che nei prossimi giorni possano essere risolte anche le altre questioni segnalate dall’A.N.DI.S. in ordine al nuovo protocollo di sicurezza, vaccini al personale, tamponi periodici, tracciamento, mezzi di trasporto aggiuntivi, controllo sugli assembramenti.
In previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico va in ogni caso affrontata l’annosa questione del numero degli alunni per classe, purtroppo calcolato ancora secondo parametri che risalgono al 2009, senza tener conto né dei requisiti di sicurezza né di quelli legati al rischio biologico da COVID-19”.