La globalizzazione

Con l’avvento delle macchine che hanno sostituito gli uomini, si è arrivati all’epoca che possiamo definire digitale e come tale la società riunita da una fitta rete interplanetaria che controlla l’interspazio attraverso circuiti infinitesimali rispetto a quello che a cui sono destinati.
Il villaggio globale è un termine coniato dagli studi americani negli anni Settanta per definire una tendenza che essi vedevano in atto in quegli anni e che oggi è realtà. Il mondo è una specie di organismo unitario dove tutto è legato: società, economia, politica e cultura. Quello che ha accelerato tale fenomeno, senz’altro, è la tecnologia informatica e le comunicazioni via satellite. Tele dal greco significa da lontano, così abbiamo il telegrafo, il telefono, il telegramma, il televideo, il telecomando.
Grazie a questi strumenti si può comunicare in tempo reale in ogni parte del mondo della nostra Terra. Dappertutto in cielo e in mare vi sono cavi che trasmettono miliardi di informazioni. Nessuno può fare a meno di questa autostrada informatica, dal cellulare ad internet, alla radio, alla televisione.
Globalizzazione è anche interdipendenza dei mercati e degli scambi di beni e servizi. È un’economia globale perché ogni prodotto è venduto dappertutto e in ogni momento.
La ricchezza sarà decisa dalle multinazionali cioè quei grandi gruppi produttori sostenuti da ingenti forze finanziarie.

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