Personalità degli americani
Gli statunitensi o americani sono una popolazione capitalistica e come tale orgogliosi, ambiziosi, gelosi dell’amore proprio. Lo dimostrano leggendo la loro storia.
In occasione della Seconda guerra mondiale erano impassibili alle azioni di Hitler che avrebbe affermato di terminare la guerra in un lampo.
Ma quando la base navale Pearl Arbor fu bombardata dal Giappone e 25.000 marines morirono, allora arrivò il sangue alla testa agli statunitensi.
Tutte le industrie siderurgiche e metallurgiche e le risorse del sottosuolo le adibirono alla fabbricazione delle armi e le dispensarono alle altre potenze in guerra contro il nemico comune.
E in un lampo, i giapponesi finirono la guerra ma… sganciarono la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki.
Altro episodio storico che dimostra l’orgoglio degli statunitensi: nell’ottobre del 1957 la Russia lanciò nello spazio lo Sputnik (compagno di viaggio). E gli americani esclamarono: Ma come la Russia ci ha superato per intelligenza spaziale!
Allora stanziarono miliardi per studiare la mente umana. Nel 1959 una commissione dell’Accademia di Woods Hale composta da 60 persone si riunì sotto la presidenza di Jerome Bruner l’ispiratore dei programmi dell’85 della scuola elementare italiana.
Altro episodio che attesta l’orgoglio degli statunitensi: il giorno dopo la Beatificazione di Papa Wojtyla e Papa Leone, l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama annuncia la morte di Osama Bin Laden con la frase: “Giustizia è stata fatta”. Ciò a significare che gli americani seguono la legge “occhio per occhio, dente per dente”.
Quella americana è una società capitalistica per la quale non vengono soddisfatti i bisogni e le potenzialità umane ma i bisogni socialmente indotti dal mercato.
Allora c’ è da chiedersi perché hanno causato un’inutile strage contro i vietnamiti che si è protratta per una decina d’ anni. È bello combattere contro una popolazione inerme con il napalm il quale è capace di creare mari di fuoco! Ma anche gli stessi statunitensi si sono ribellati. Fu chiamata la terza crociata poiché il cardinale Spellman benedisse le armate che portavano il napalam stivato nelle navi. Un giuda contro la Santa Madre chiesa e il Papa Paolo VI che entrato all’ONU esclamò: Mai più guerre!