Presenza di salmonella SPP, Ministero della Salute segnala richiamo dai negozi lotto di salsiccia casereccia dolce
Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico è stato lanciato dal Ministero della Salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori. Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda un lotto di salame a causa della possibile presenza di salmonella nel prodotto. Nel dettaglio, come recita l’avviso di richiamo, il ritiro riguarda il lotto n 33088 di Salsiccia Casereccia Dolce prodotto dallo stabilimento della trasformazione delle carni ditta De Luca Srl con sede a Faeto, in provincia di Foggia, in via Fontana, 31 (marchio di identificazione CE IT 1076L). Si tratta di un prodotto venduto a peso variabile con data di scadenza o termine ultimo di conservazione fissato al 05/12/2021. Come spiega l’avviso, il lotto di salsiccia interessato dal richiamo non deve essere consumato in alcun modo ma riportato al punto vendita di acquisto dove sarà stoccato. Sarà cura del produttore ritirare il prodotto e trattarlo ai sensi del regolamento comunitario. La scelta di richiamare il lotto di salsiccia è scattata a seguito di controlli a campione che hanno rilevato la presenza di salmonella SPP in una unità su cinque unità campionarie. La salmonella è uno degli agenti batterici più comuni nei casi di infezioni trasmesse da alimenti e può dare vita alla salmonellosi. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). La salmonellosi quindi viene trasmessa attraverso l’ingestione di questi cibi o bevande contaminate o per contatto ed è responsabile soprattutto di infezioni gastrointestinali che possono portare a sintomi come vomito, diarrea e dolore addominale. Per precauzione, si raccomanda di non consumare la salsiccia con il numero di lotto segnalato e restituirla al punto vendita. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.