Airola – I Padri Passionisti e la comunità rendono “ONORE” a Santa Maria Goretti

I Padri Passionisti e la comunità di Airola dal 1950 rendono “ONORE” alla fanciulla santa, Maria Goretti. Questa nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890, figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini. Maria era la seconda di sei figli. I Goretti si trasferirono presto nell’Agro Pontino. Nel 1890 suo padre morì, la madre dovette iniziare a lavorare nei campi e lasciò a Maria l’incarico di badare alla casa e ai suoi fratelli. Maria a undici anni fece la prima comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni che viveva nella sua stessa casa, si innamorò di lei e il 5 luglio del 1902 l’aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola e morì, dopo un intervento chirurgico, il giorno successivo e prima di emettere l’ultimo respiro perdonò il suo assassino. Serenelli fu condannato a trenta anni di prigione; si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva che avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato, dopo 27 anni, chiese perdono alla madre della sua vittima. Maria Goretti fu proclamata Santa nel 1950 da Papa PIO XII.
Santa Maria Goretti è molto venerata ad Airola. La festa annuale della giovane santa, morta martire per difendere la sua castità, a Le Ferriere di Nettuno, ad appena 12 anni, si svolge nella prima decade del mese di luglio. La festa liturgica ricorre con data fissa il 6 luglio di ogni anno, giorno della sua morte. La sua festa fu introdotta nel 1950 all’indomani della sua canonizzazione ed ogni anno i Passionisti, nel cui convento, a Monteoliveto, si conserva una sua bellissima statua, ne fanno memoria con la celebrazione di un settenario eucaristico e ne promuovono il culto e la devozione soprattutto tra i giovani.
Il convento dei Padri Passionisti è situato su una ridente collina alle spalle della città, Monteoliveto, ed ha origine storiche che affondano le loro radici nello scorcio del primo millennio cristiano. Vi è annessa una chiesa dedicata a San Gabriele Arcangelo, insigne benefattore della popolazione, che da lui, con intervento prodigioso, fu liberata dai Saraceni nel 960 e poi da una terribile peste nel 1106. E’ qui che si festeggiano i vari Santi passionisti, tra cui il fondatore San Paolo della Croce, San Gabriele dell’Addolorata e Santa Maria Goretti.
I Passionisti, saggiamente e opportunamente, nella locandina di socializzazione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Goretti hanno scritto “Sorelle e fratelli carissimi, non possiamo negare che il Covid-19 ha completamente modificato il nostro modo e sistema di vita. Ora, anche se dobbiamo essere prudenti e rispettosi di norme stabilite, si intravede una luce in fondo al tunnel pandemico. Ma la luce della testimonianza dei Santi, nella vita della Chiesa, è sempre splendente!
In quest’anno che noi Passionisti celebriamo il Giubileo di 300 anni di Vita, indichiamo in Santa Maria Goretti un riferimento luminoso che continua ad <illuminarci> per portarci verso il Cristo. Purtroppo, anche se ancora per quest’anno <Marietta> non potrà visitare la <sua Airola>, salite voi a Monteoliveto per pregarla e onorarla. Saprà ascoltare le invocazioni e i battiti dei vostri cuori. Asciugherà le lacrime delle vostre sofferenze, e anche a sorridervi con le sue Grazie! Venite a trovarla … Vi aspetta! Tornerete poi più sereni nelle vostre case”.
I momenti di preghiera alla giovane Santa dell’Agro Pontino sono iniziati martedì 29 u.s. e si concluderanno martedì 6 luglio c.m. Il settenario è stato aperto, ore 18.00. con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da p. Amedeo De Francesco, Superiore della comunità passionista di Monteoliveto e alla quale, al medesimo orario, nei giorni seguenti hanno fatto seguito le celebrazioni eucaristiche presiedute rispettivamente da p. Izaias Rosa – Guardiano francescano, Don Liberato Maglione – Parroco Maria SS. ma Annunziata, p. Ludovico Izzo – membro della comunità passionista di Monteoliveto, p. Gennaro Tanzola – Passionista e responsabile della vita consacrata della Diocesi di Cerreto Sannita- Telese-Sant’Agata de’ Goti, p. Emanuele Zippo, Parroco di San Michele a Serpentara, Don Iosif Varga – Vicario della Forania di Airola, Mons. Antonio Di Meo – Vicario Generale della Diocesi.
La città di Airola vanta una particolare protezione di Santa Maria Goretti. Correva l’anno 1951, la ventottenne Raffaella Riviezzo, affetta da tumore maligno all’utero, già dimessa dalla Clinica Fornara di Torino per lasciarla morire nella sua casa di Airola in quanto era stata dichiara inguaribile. Il 24 giugno per le strade di Airola stava sfilando il corteo che portava in processione la statua di Santa Maria Goretti e il papà Pietro trascinò sulla loggia di casa il letto della figlia che “era diventata una larva umana” e p. Maria Luigi Orticelli che guidava la processione accostò la Reliquia della giovane martire alle sue labbra e da quell’istante Raffaella vide tanta luce, si mise in piedi nella sua stanza tra lo stupore collettivo e si prese coscienza che il terribile e mortifero male era sparito. Da quel giorno ad Airola il culto di Santa Maria Goretti si rafforzò ulteriormente e ogni anno nella domenica più vicina alla data del 6 luglio (festa liturgica della Santa) ha luogo una solenne processione per le vie del paese.

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