L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici: “Sul nuovo anno scolastico si naviga al buio”

Da diversi anni l’inizio dell’anno scolastico presenta disfunzioni e ritardi e ciò si ripercuote negativamente sull’attività didattico-educativa dei docenti e di conseguenza incide non poco sull’apprendimento e sulla formazione degli alunni-studenti.
Si sperava e si spera in un diverso e più efficiente inizio dell’anno scolastico 2021/2022, diverso dai precedenti, ma dall’osservazione e dalla constatazione di quanto le preposte autorità stanno predisponendo, purtroppo in modo parziale e per di più non in modo sinergico (organici, spazi, vaccini, trasporti), le speranze sono molto esili, anzi si rischia che sia peggiore dei precedenti.
A tal proposito il Presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici –A.N.DI.S. -, Paolino Marotta, sempre attento alle “problematiche” scolastiche e profondo conoscitore del “mondo” della scuola, ha dichiarato che, pur riconoscendo al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, l’impegno che profonde, la passione che lo anima e la competenza che lo sorregge, si fa fatica a credere che nel prossimo ed imminente mese di settembre le scuole riapriranno in presenza e la didattica a distanza – DAD – sarà solo un lontano e pallido ricordo se i Dicasteri non attiveranno un’efficace sinergia tra di loro per ottemperare ai dovuti adempimenti e per porre in essere i necessari interventi.
Il Presidente Marotta non ha nascosto, poi, la sua viva preoccupazione per il mancato rispetto dei tempi e di tanto ne è conferma la sua amara dichiarazione “Mancano all’appello circa 200 mila docenti, al netto dei posti accantonati per i concorsi straordinari, Stem e per le immissioni da GAE. Nulla si sa dell’organico Covid: dopo il monitoraggio effettuato presso le scuole a luglio dello scorso anno, il Ministero non ha ancora fatto conoscere come intende affrontare per il prossimo anno scolastico le situazioni di classi numerose con spazi ridotti. Sono poche le situazioni risolte da parte dei Comuni con interventi di edilizia leggera o con la sistemazione di spazi all’aperto. Sul fronte delle vaccinazioni circa 200 mila insegnanti non hanno ancora ricevuto il vaccino e non se ne conoscono i motivi; soltanto il 2% degli alunni risulta vaccinato, ma sappiamo che il 20% dei contagi si verifica tra gli under 18; gli alunni del 1° ciclo per il momento non sono vaccinabili; nella fascia 12-19 anni ad oggi solo il 17,4% risulta vaccinato. A nostro parere sarebbe il caso di accelerare sulla vaccinazione degli alunni che hanno più di 12 anni e soprattutto far funzionare finalmente i tracciamenti, che sono fondamentali per evitare altri <stop and go> delle attività didattiche”.
In merito al complesso e gravoso problema dei trasporti pubblici il Presidente Marotta ha mostrato tutta la sua preoccupazione, insoddisfazione e delusione e ha affermato, non senza un forte disappunto, che “Per i trasporti, dopo gli incontri con i Prefetti a Pasqua, tutto è rimasto identico e si ipotizzano di nuovo entrate e uscite scaglionate per la secondaria di 2° grado. In molte regioni i Governatori ipotizzano di far slittare l’inizio delle lezioni a fine settembre, con evidenti conseguenze sulla fine dell’anno scolastico 2021-2022 e sulla tempistica di scrutini finali ed esami. L’amara conclusione è che ci ritroveremo a settembre nel caos e nella differenziazione degli interventi, esattamente come un anno fa”.
Per il mondo della scuola, purtroppo, l’orizzonte prossimo non induce all’ottimismo ma ad un pragmatismo ricco di incertezze e di preoccupazioni.
Speriamo bene!

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