NUOVO Decreto-legge, VECCHIO sistema di emanare una norma incomprensibile per il cittadino

Il labirinto normativo è oggi allungato dal Decreto-legge n. 105 datato 23 luglio 2021, infatti, sono passati il Governo Conte 1, il Governo Conte 2 e ora abbiamo il Governo Draghi ma proseguono a essere emanate leggi incomprensibili per il cittadino che, per capirle, si deve rivolgere agli specialisti che, alla fine, concludono le spiegazioni con un … dovrebbe essere così o, peggio, vediamo cosa risponde il Governo e il Ministro di turno nelle FAQ che, incredibilmente in uno Stato di diritto, le vediamo assunte a livello di legge.
Al contrario, in uno Stato di diritto, i provvedimenti, particolarmente incisivi sulle libertà dei cittadini, devono contenere norme intelligibili, facilmente comprensibili, conoscibili e, quindi, da consentire al cittadino di rispettarle oppure poter presentare ricorso allorquando vede leso un suo diritto non trovando spiegazioni e dati esaustivi alle limitazioni socioeconomiche imposte.
Sono stati continui gli appelli rivolti al Governo di turno per redigere testi semplici, chiari e riepilogativi delle varie disposizioni emanate ma anche in questo caso ecco 7 pagine piene di rinvii a disposizioni contenute in altri provvedimenti.
La domanda
Nell’era della informatizzazione al servizio del Governo di turno non ci sono dei dipendenti in grado di preparare un testo unico ogni volta che si impongono limitazioni socioeconomiche ai cittadini?
OPPURE: L’emanare leggi incomprensibili è una scelta precisa per impedire ai cittadini di capire e partecipare?
Il risultato sicuro
Ormai, appare chiaro che la “caccia” ai provvedimenti e la conoscenza di obblighi e doveri, è diventata una micidiale costante, quindi è da archiviare il principio: “L’ignoranza del diritto non può essere invocata come scusa”.

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