Capua – A settantotto anni dal bombardamento aereo del quarantatré
Il gonfalone della città di Capua, insignito dalla Medaglia d’Oro al Valore Civile, aprirà il corteo, che dal palazzo del Governatore raggiungerà la Basilica Cattedrale. La cerimonia di conferimento della Medaglia d’Oro si tenne nella Cappella Palatina della reggia Vanvitelliana, l’otto dicembre del 2003, allorquando il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, insignì la nostra città rappresentata dal Sindaco Alessandro Pasca di Magliano. Giovedì, nove settembre, settantotto anni dal bombardamento aereo del quarantatré. Ogni anno, la nostra città ricorda le sue millesessantadue vittime. Il raduno dei partecipanti, in prima mattinata, nel cortile del Municipio, con gli onori di casa da parte del primo cittadino Luca Branco. Al consigliere delegato Luigi Sperino, il compito del cerimoniale. Il corteo sarà composto dalle Autorità civili e militari, oltre che dai labari delle associazioni combattentistiche.
Il ricordo della memoria in un clima sicuramente di profonda commozione e limitato dai vincoli imposti dalle prescrizioni dovute alla pandemia. Due i momenti caratterizzanti la cerimonia, così come annunciato dal consigliere Luigi Sperino: la celebrazione della Santa Messa, officiata dall’Arcivescovo di Capua, Salvatore Visco, e la deposizione della corona di alloro al monumento ai Caduti. Lo stesso monumento, il cui epitaffio è “Capua ai suoi Caduti”, la cui inaugurazione è datata 1933, realizzato in ricordo delle vittime della Prima guerra mondiale. L’inaugurazione avvenne alla presenza del Principe Umberto di Savoia e della sua consorte Maria José.
La realizzazione del monumento fu affidata allo scultore Filippo Cifariello.
È significativo il simbolismo utilizzato dall’artista per racchiudere il senso dell’opera monumentale, tra cui spicca l’aquila reale, con ali aperte ed un pilota di aerei che custodisce due corpi di caduti, di cui uno spoglio; una donna con le ali, con in mano alcuni rami di ulivo e di quercia. Il monumento è dedicato all’eroe Oreste Salomone, Maggiore dell’Aeronautica, nato a Capua il 20 settembre 1879 e morto a Padova per le conseguenze di un gravissimo incidente aereo, avvenuto il 2 febbraio del 1918. Oreste Salomone era già pilota, ed insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare nella guerra di Libia. Durante la Grande Guerra, fu il primo aviatore italiano, in assoluto, ad essere insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Fu insignito anche della Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria. Un particolare teniamo a raccontare, e si riferisce alla grande amicizia che legava l’eroe capuano con il poeta Gabriele D’Annunzio, tant’è che c’è un riferimento, chiaro e tangibile, nell’opera “Notturno”, dove si evince che il D’Annunzio era, evidentemente, uno dei due Ufficiali comandati a dover prendere posto sull’aereo con Oreste Salomone. A causa di un ritardo, non poté partire e il suo posto fu preso da un altro Ufficiale, che poi morì. In tal modo, Gabriele D’Annunzio ebbe salva la vita e scrisse che Oreste Salomone era “l’eletto della gloria” mentre lui era “il deluso della morte”.