Il Papa ha offerto 15.000 gelati ai carcerati
Gli Enti di beneficenza del Papa, guidati dal suo cappellano, il cardinale polacco Konrad Krajewski, hanno voluto far sapere che quest’estate non sono andati in vacanza, desiderosi di aumentare le visite alle carceri. Sono stati i detenuti dei grandi centri carcerari di Regina Coeli e Rebibbia, a Roma, ad avere la sorpresa di assaggiare i “gelati” offerti da Francesco. Le buone opere del Sommo Pontefice, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno portato anche quest’estate piccoli gruppi di senzatetto al mare, organizzando loro anche pomeriggi rilassanti con cene in pizzeria. Sono stati anche molto attivi nella spedizione di attrezzature mediche e prodotti farmaceutici ai paesi più poveri, come il Madagascar, che ha ricevuto un tomografo del valore di 600.000 dollari. Inoltre, è stata conclusa la preparazione di ambulatori medici, ristrutturati o costruiti di nuovo, per quasi 2.000.000 di euro, in tre Paesi tra i più poveri dell’Africa. Le opere «di misericordia, corporale e spirituale, le troviamo nel Vangelo» e se «valgono per ogni cristiano, sono indicazioni ancora più preziose per regolare anche tutto l’agire dell’Ufficio caritativo del Santo Padre», ha commentato l’Elemosiniere del Papa.