Venezia – Approvato il decreto che ferma le grandi navi
L’estromissione delle grandi navi dal Bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca è un passaggio fondamentale per iniziare a ripensare Venezia nel segno del lavoro e della sostenibilità. Ci sono voluti quasi 10 anni per raggiungere questo obiettivo. Il decreto individua un percorso per difendere il traffico crocieristico e l’home port in attesa dell’esito del concorso internazionale di idee per realizzare un terminal off-shore fuori dalla laguna. Il decreto fissa in 25 mila tonnellate la stazza massima delle navi che d’ora in poi potranno transitare in Bacino, individua le soluzioni provvisorie e le risorse per eseguire gli interventi necessari per costruire gli approdi temporanei e stanzia i ristori a favore delle imprese e dei lavoratori. È previsto un fondo complessivo di 35 milioni per il 2021 e di 22,5 per il 2022 e di 10 milioni per la Cassa integrazione 2021-2022. Il decreto assegna anche maggiori poteri al Presidente dell’Autorità Portuale. Ma è chiaro che l’obiettivo principale resta il rilancio del porto, perché Venezia è il suo porto. Questo decreto, dunque, deve rappresentare un punto di partenza, un nuovo inizio, per un confronto sul futuro di una città patrimonio dell’umanità.