I 10 consigli utili per evitare l’utilizzo di plastica

Uno dei rifiuti che ritroviamo maggiormente dispersi in natura è la plastica. La plastica si degrada in un lasso di tempo molto lungo. Ad esempio si impiegano dai 100 ai 1000 anni per essere smaltita, per non parlare di oggetti apparentemente più inconsistenti, come le carte telefoniche ed i sacchetti dove il tempo necessario è almeno 1000 anni. Ecco perché un corretto smaltimento e l’avvio al riciclo sono così importanti. La plastica sta divorando indisturbata il pianeta e sta a noi impedire che ciò continui, attuando piccoli accorgimenti che fanno la differenza. E’ soprattutto nel periodo estivo che si fa ampio uso di plastica. Per questa ragione riporteremo di seguito 10 validi accorgimenti che ci consentiranno di ricorrere sempre meno al suo utilizzo:
-Borse riutilizzabili: questo è il primo passo, il più semplice da attuare. L’ideale è tenerle in macchina, in borsa, nello zaino, in modo da averle sempre a portata di mano e non restare mai senza.
-Bottiglie e tazze riutilizzabili: l’Italia è al 3° posto su scala mondiale, per consumo di acqua in bottiglia, oltre 9 miliardi annui di bottiglie e solo il 23% di questi viene riciclato. Nei paesi in cui l’acqua dei rubinetti e delle stazioni idriche è potabile e pulita, non è necessario acquistare bottiglie di plastica. Porta con te la tua bottiglia riutilizzabile e riempila quando è necessario. Stesso discorso per le tazze.
-Cannucce riutilizzabili: in un mondo in cui ci sono così tante alternative alle cannucce di plastica, questo è probabilmente uno dei passaggi più facili da attuare. Prova a usare cannucce di bambù, vetro, carta o acciaio inossidabile. Puoi facilmente tenerli nella tua borsa e portarli con te quando bevi le tue bevande fuori casa.
-Frutta e verdura senza plastica: quando acquisti, acquista meno articoli confezionati in plastica. Nei supermercati, spesso, ortaggi, frutta e verdura vengono confezionati in vassoi di polistirolo e avvolti nella pellicola di plastica, avvolgerli nella plastica è uno spreco.
-Utilizza contenitori per alimenti riutilizzabili: se solitamente pranzi in ufficio, all’università o fai delle gite fuori porta, è consigliabile utilizzare contenitori di acciaio inossidabile, contenitori di vetro, anche contenitori per alimenti di plastica riutilizzabili.
-Abolisci piatti, bicchieri e posate di plastica: molte volte per praticità e per mancanza di tempo, si usano posate, bicchieri e piatti di plastica, producendo così una quantità elevata di rifiuti plastici. È opportuno eliminare totalmente questa cattiva abitudine, dispendiosa e inquinante. Inoltre è importante sapere che, alcuni materiali plastici, a contatto con cibi e bevande ad alte temperature, rilasciano delle sostanze nocive.
-Tovaglioli di stoffa: passare ai tovaglioli di stoffa elimina gli sprechi in generale. I tovaglioli di carta, anche se riciclabili, creano ancora molti rifiuti durante la produzione. Nonostante siano riciclabili, una grande quantità di questi viene cestinata e inviata alle discariche invece di essere adeguatamente riciclata. Anche i tovaglioli di carta vengono solitamente avvolti in plastica sottile, il che è super dispendioso. I tovaglioli di stoffa sono molto più delicati a contatto con la pelle e possono essere usati per anni.
-Usa Cotton fioc biodegradabili: dal 1° gennaio 2019, in Italia è entrata in vigore la legge che vieta la vendita e la produzione di cotton fioc con bastoncino di plastica.
In ogni caso, l’alternativa al bastoncino di plastica è il bastoncino di bambù, che può essere compostato.
Non usare capsule per caffè: La maggior parte delle macchinette per il caffè sono con le capsule di plastica, per ridurre questo rifiuto, basta informarsi e acquistare delle capsule compostabili.
Rinunciare al chewing gum: Per rinunciare alla gomma da masticare, non è necessario un grande sforzo, purtroppo sia l’involucro che il chewing gum stesso, contengono plastica. Se vogliamo profumare l’alito o semplicemente assaporare qualcosa di fresco, optiamo per le caramelle sfuse, in erboristeria o nei negozi sfusi.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post