A.N.DI.S. – Il Presidente Marotta: “Rilanciare il progetto originario dell’autonomia scolastica superando la burocrazia”

L’autonomia scolastica è imprescindibile dalla dirigenza scolastica ed entrambe sono rinvenibili nella disciplina normativa della Legge n. 59 del 15 marzo 1977, del D. Lgs n. 59 del 6 marzo 1998, del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999, del D. Lgs 165 del 30 marzo 2001 e della Legge n. 3 del 18 ottobre 2001.
In riferimento alla dirigenza scolastica Sergio Auriemma, Magistrato della Corte dei Conti e studioso ed esperto di problematiche scolastiche, in riferimento alla dirigenza scolastica ha rilevato che si è formata nel tempo e progressivamente una cornice normativa molto frastagliata (disposizioni relative alla distribuzione di attribuzioni e competenze tra le varie componenti scolastiche: collegio dei docenti, consiglio d’istituto, altri organi collegiali, genitori e alunni, singole unità di personale in servizio nella scuola) che ha portato e porta tuttora ad una notevole ed intricata complessità applicativa e interpretativa di atti legislativi e disposizioni ministeriali e ha rilevato, altresì, che il punto nodale della complessità e della specificità della funzione del dirigente scolastico continua a derivare, in misura notevole, da una regolazione giuridica molto segmentata, disorganica, stratificata nel tempo e nei contenuti, poco chiara e di difficoltosa ricostruzione interpretativa.
Il Legislatore con l’istituzione dell’autonomia scolastica e della dirigenza scolastica ha modificato notevolmente il mondo della scuola e non poco le relazioni interne ed esterne. L’autonomia scolastica organizzativa – art. 5 del DPR 275/1999 – ha consentito al servizio scolastico flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l’integrazione e il migliore utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso la diffusione di tecnologie innovative.
Non è un caso se l’agenzia Adnkronos il 7 ottobre u.s. ha pubblicato la nota PRESIDI A.N.DI.S., RILANCIARE PROGETTO AUTONOMIA SCOLASTICA SUPERANDO LA BUROCRAZIA, ROMA 7 OTTOBRE 2021, che testualmente e integralmente si riporta “Rilanciare il progetto ordinario dell’autonomia scolastica, che in questi anni è stato gradualmente svuotato da una burocrazia sempre più invadente e prescrittiva, rivedere i rapporti tra Stato, Regioni e Autonomie scolastiche”. Sono queste alcune delle proposte presentate dall’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. – nel corso del forum delle Associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti scolastici al quale ha preso parte il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. In una nota a firma del Presidente A.N.DI.S., Paolino Marotta, i Presidi chiedono “al Governo di mettere fra le priorità dell’agenda politica una riforma dell’Amministrazione scolastica che assegni alle autonomie un organico potenziato consistente, tale da favorire la differenziazione dell’organizzazione didattica, ridurre il numero di alunni per classe, superare il rapporto frontale di insegnamento, avviare percorsi mirati di formazione del personale, dotarsi di un servizio psicopedagogico”. Tra le richieste anche quella di “più efficaci strategie di contrasto alla dispersione scolastica, che ancora oggi si presenta con caratteristiche e dimensioni sconosciute agli altri Paesi ad economia evoluta; superare il disallineamento tra richieste del mondo del lavoro e offerta formativa; ripensare il sistema di reclutamento del personale della scuola”. Centrale, infine, anche “ripensare la carriera docente prevedendo ruoli di coordinamento didattico e organizzativo all’interno di una visione di leadership distribuita ormai non più rinviabile”.
Sulla scorta di tali riflessioni, considerazioni e proposte l’A.N.DI.S. si è fatta portavoce e interprete di una constatazione, sempre più evidente ed avvertita, di uno “svuotamento” dell’autonomia scolastica e ne ha chiesto, con l’autorevolezza del suo Presidente, Paolino Marotta, il rilancio del progetto iniziale degli anni ’90 del secolo scorso e un suo sensibile potenziamento. In tal modo ne gioverebbe il sistema scuola nel suo complesso, i fruitori del servizio nonché la società nel suo insieme.
La scuola, come sostiene da tempo l’A.N.DI.S., non opera e non costruisce solo per l’esistente ma è sempre impegnata a soddisfare, adeguatamente, le esigenze e i bisogni formativi dei giovani/studenti di oggi e dei cittadini di domani.

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