Calvi Risorta – La parrocchia “San Nicola” e l’ASEAP hanno reso “MEMORIA” a San Paolo della Croce
Ieri, domenica 24 ottobre, la parrocchia San Nicola di Calvi Risorta ha reso MEMORIA e GLORIA a San Paolo della Croce, presbitero italiano e fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo e delle Monache Claustrali Passioniste.
La Chiesa ricorda San Paolo della Croce il 19 ottobre ma per ovvi motivi di calendario la comunità della parrocchia calena di San Nicola gli ha reso MEMORIA ieri, giorno festivo domenicale. Le celebrazioni erano incominciate nella chiesa della parrocchia San Nicola, piazza Umberto I, con un triduo solenne giovedì 21 u.s., celebrante Padre Gianluca Zanni, e si sono concluse con due odierne celebrazioni eucaristiche, alle ore 9.00 nella chiesa del convento posta al piano terra e laterale alla porta d’ingresso e alle ore 11,00 nella chiesa parrocchiale.
I Padri Passionisti della Congregazione di San Paolo della Croce per quasi un secolo (1926 – 2016) hanno dispensato a Calvi Risorta, nell’Agro Caleno e nel vasto circondario religiosità, socialità, animazione, cultura, disponibilità e, in alcuni particolari momenti, anche ospitalità.
Nonostante la “stupenda” storia tra i Padri Passionisti e la comunità di Calvi Risorta si sia interrotta nel 2016 per una perdurante crisi vocazionale che ne decretò la chiusura del convento con annessa la Scuola Apostolica e l’inevitabile trasferimento dei Padri passionisti nelle altre comunità passioniste della Provincia del Basso Lazio – Campania (Ceccano, Mondragone, Airola), la figura e la misticità di San Paolo della Croce sono rimaste patrimonio vivo e fecondo dei cittadini di Calvi Risorta e in modo particolare di quelli della comunità parrocchiale di San Nicola, nella quale la Scuola Apostolica e il convento hanno sempre gravitato come giurisdizione territoriale. Basti pensare che la parrocchia San Nicola negli ultimi decenni ha avuto quale guida spirituale sempre un Padre Passionista e tra questi si citano P. Renato Santilli, P. Pierluigi Mirra, P. Enrico Cerulli, P. Pasquale Gravante, P. Vincenzo Correale, P. Amedeo De Francesco e P. Gianluca Zanni.
Alla celebrazione eucaristica delle ore 9.00 nella chiesa del convento ha presenziato anche una rappresentanza dell’Associazione Ex Alunni Passionisti – ASEAP – nelle persone di Andrea Migliozzi, originario di Giano Vetusto e residente stabilmente a Caserta e di Salvatore Romano, originario di Vitulazio ed ivi residente, che ha fatto “dono” di un “omaggio” floreale alla statua bronzea di San Paolo della Croce issata nell’edicola ubicata nella piazza antistante la struttura conventuale e seminariale. Al termine della celebrazione eucaristica i rappresentanti dell’ASEAP, Migliozzi e Romano, e il celebrante P. Gianluca si sono incontrati e soffermati davanti alla splendida e panoramica statua di San Paolo della Croce e, non senza emozione e commozione, hanno rievocato il loro passato “passionista” e l’interiorizzazione del “carisma” passionista che non si cancella mai e resta patrimonio personale indelebile. Nell’omelia della celebrazione eucaristica Padre Gianluca Zanni ha accostato la figura e l’opera di San Paolo della Croce, al secolo Paolo Danei di Castellazzo Bormida (AL), a quella del cieco Bartimeo, figura dominante dell’odierno Vangelo domenicale, e ha evidenziato come Paolo abbia vissuto e interpretato, durante tutto l’arco della sua esistenza terrena, la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, la devozione alla Croce, la passione per Dio e lo zelo nella pratica delle virtù di vita cristiana. La preoccupazione più grande per Paolo fu quella di far comprendere, come era solito ripetere nelle sue predicazioni, la Passione di Gesù come la più grande e stupenda opera del “divino Amore” e come il Crocifisso fosse la massima espressione dell’amore di Dio verso gli uomini e fu anche impegnato a “insegnare a meditare” e a fare orazione mentale anche alle persone di estrazione culturale limitata.
Padre Gianluca, con la sua riconosciuta e forbita amabilità espositiva, ha posto in rilievo anche l’instancabilità di San Paolo della Croce nei suoi doveri apostolici la cui componente fondamentale era l’austerità della vita e un forte slancio mistico.
Paolo rese a Roma la sua anima al Creatore della vita, all’età di 81 anni, il 18 ottobre del 1775 e venne sepolto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo in Roma, sede della Curia Generalizia della nuova Congregazione, donata da Papa Clemente XIV. Il 29 giugno del 1867 Papa Pio IX lo canonizzò elevandolo agli onori dell’altare e per la Chiesa universale e per la famiglia passionista fu una grandissima festa. Il 25 aprile del 1880 i resti mortali del Santo vennero traslati nella nuova e splendida cappella della predetta basilica eretta in suo onore.