Fabio Valentino Tipa: “Il Prezzo dell’Anima”
Geologo con la passione informatica e scrittore, Fabio Valentino Tipa che con il suo sguardo sorridente ci ha accolto per raccontare della sua ultima pubblicazione “Il Prezzo dell’Anima”, mostrando l’intera rappresentazione del significato della parola “morte” e affrontando il sunto finale che la nostra esistenza umana deve lasciare solo bei gesti. Un artista eclettico e originale che nel tempo libero si dedica alla lettura ritenendola un’esperienza unica e che necessita del tempo per poter entrare nella narrazione e immedesimarsi nei personaggi. Un libro pubblicato con la formula del self publishing sulla piattaforma di Amazon, un’ottima opportunità per gli autori come Fabio Valentino Tipa che vogliono farsi conoscere ai lettori. Scopriamo insieme all’autore alcune curiosità!
Ciao Fabio Valentino Tipa, benvenuto sulla testata giornalistica europea www.deanotizie.it. Dopo l’uscita di “L’Algoritmo” e “La capsula del Tempo”, un altro bellissimo romanzo intitolato “Il Prezzo dell’Anima” che affronta il triste resoconto del senso della nostra esistenza in un tempo indefinito. Ci parli un po’ di tale tematica che affronti?
Grazie per l’ospitalità. Il romanzo prende spunto dalla necessità di rendere la nostra vita meritevole e di essere ricordata. Non possiamo lasciare come unica traccia la mezza pagina di registro che riassume la nostra vita, depositata negli archivi comunali, ma dobbiamo compiere qualcosa di straordinario a testimonianza del nostro passaggio. Il senso nascosto del romanzo è tutto nella ricerca della consapevolezza che la vita va vissuta fino in fondo aiutando gli altri passeggeri che ci accompagnano durante il viaggio.
Una serie di eventi sconvolge la vita di James, un impiegato comunale che registra gli atti di morte, pongono una serie di interrogativi sul significato della morte. Una domanda in particolare mi ha colpito: “Cosa faresti se ti rendessi conto di essere sul punto di morte?”. Cosa volevi esprimere con ciò?
Volevo dare un senso alla vita che viviamo. Spesso la diamo per scontata, come se non abbia una fine. Siamo esseri fragili che scoprono la propria vita troppo tardi, quando non si può più fare niente per cambiarla. Ed è proprio quando nasce tale consapevolezza che l’esigenza di fare qualcosa, di non sprecare il tempo che ci è stato donato da una qualche entità superiore, ci permette di fare cose straordinarie che mai avremmo pensato di realizzare. Saremo in grado di lasciare tracce indelebili a perenne ricordo della nostra esistenza.
Quali sono le fonti di ispirazione per i tuoi libri di cui ti servi? Parti da esperienze reali, autobiografiche o dalla tua immaginazione?
Parto da esperienze reali e poi immagino un mondo parallelo dove si muovono i miei personaggi. Alcuni di essi sono presenti in tutti i miei romanzi e ormai vivono di vita propria, muovendosi autonomamente in base al proprio carattere che ormai è bene definito. I protagonisti invece, prendono vita osservando la realtà che mi circonda e spesso il romanzo è una sorta di diario nascosto dell’autore. Non a caso il terzo romanzo è ambientato in una ipotetica municipalità, luogo che ben conosco. L’ironia che trasmetto ai personaggi rende le tematiche più leggere e allentano la suspense con cui cerco di catturare l’attenzione del lettore fino all’ultima riga.
Hai una tua kryptonite nel tuo modo e stile di scrittura per i tuoi libri?
Leggendo altri autori noto in loro la capacità di descrivere in maniera perfetta luoghi e personaggi. Non ne sono capace e spesso penso sia più giusto trasferire al lettore la sensibilità di immaginare protagonisti, paesaggi e situazioni. In questo modo ognuno può creare l’immagine del romanzo lontano da pregiudizi e visioni stereotipate che descrizioni troppo dettagliate possono influenzare.
Vorresti dire qualcosa ai nostri lettori?
Di dare la giusta attenzione alle persone che ci stanno vicino. Spesso ci perdiamo nelle piccole cose e dimentichiamo il valore delle nostre azioni, dando troppa importanza alle parole. Le azioni che compiamo saranno il metodo per assegnare il giusto prezzo alla nostra anima.