Caserta – Provinciali 2021 – Riflessione
Vincenzo Cenname sulle provinciali 2021.
Evitando ogni commento sulla riforma che ha tolto ai cittadini la possibilità di poter scegliere il Presidente della Provincia, osservo attonito i giochi di potere che porteranno all’elezione del nuovo Presidente della Provincia di Caserta.
Da nessuna parte sento parlare cosa vogliono fare i candidati circa i pochi servizi che ancora gestisce l’ente Provincia.
Relativamente al ciclo dei rifiuti la Provincia per il tramite della Gisec, gestisce l’impianto di trattamento della frazione secca residua dei rifiuti. Due anni fa la Gisec, e quindi la Provincia, ha deciso di aumentare il costo di smaltimento della frazione indifferenziata a 220 € a tonnellata IVA compresa.
In Puglia, che rispetto a noi hanno una carenza impiantistica per il trattamento dell’indifferenziata, i Sindaci stanno sul piede di guerra perché il costo di smaltimento ad € 140 a tonnellata oltre IVA.
Praticamente ogni famiglia di tre persone della Provincia di Caserta è costretta a sborsare mediamente circa 100 € all’anno in più rispetto ai cittadini di altre regioni.
Mi piacerebbe sentire dai candidati Presidenti e loro sostenitori se a partire dal 1° gennaio porranno fine a questa rapina nei confronti dei cittadini della Provincia di Caserta.
Mi piacerebbe sentire dai candidati Presidenti se dal primo gennaio, in conformità ai regolamenti comunitari, obbligheranno all’altra società partecipata (Terra di Lavoro), ad effettuare i controlli delle caldaie ogni quattro anni anziché due anni come, in modalità truffaldina, grazie ad un regolamento della Provincia di Caserta (!), avviene oggi.
Mi piacerebbe sentire dai candidati Presidenti come vorrebbero organizzare il servizio di trasporto pubblico a tutt’oggi inesistente.
Mi sa che saremo solo costretti ad osservare ad una lotta tra bande volta a dimostrare solo ed esclusivamente chi “controlla il potere”.