Ercolano – Fondazione Istituto Antoniano “GRAZIE PROFESSORE VERTUCCI”
La Fondazione Istituto Antoniano di Ercolano nella serata di venerdì 3 dicembre u.s. ha reso il dovuto e meritato “GRAZIE” al suo Direttore Scientifico, Professore Pasqualino Vertucci, per il prezioso e qualificato servizio reso per circa un sessantennio.
Il Professore Vertucci, accademico emerito di Neuropsichiatria Infantile del I Policlinico di Napoli, la cui “signorilità” ha contribuito ad implementare ancora di più il suo già ricco e sostanzioso bagaglio tecnico-scientifico nel settore medico-clinico della Neuropsichiatria Infantile. Il suo sorriso bonario, la sua disponibilità e la sua qualificata competenza hanno fatto sì che riscuotesse da subito la stima incondizionata degli operatori dell’Antoniano e dei fruitori del servizio che questa Istituzione ha erogato e continua, con sempre maggiore vicinanza e specializzazione, ad erogare.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Fondazione Padre Giuseppe De Crescenzo (Presidente dal mese di maggio del 2019), l’ex Presidente Padre Eduardo Fiscone (Presidente dal 1984 – morte del fondatore dell’Istituto Padre Ferdinando Brachini – al 2019, dimessosi per raggiunti limiti di età), il Direttore Sanitario Dott. Goffredo Scuccimarra, la Psicologa Agata Facciuto, l’ex Assistente sociale Anna Cacace, l’ex Insegnante della scuola dell’infanzia Anna Antinolfi e gli ex educatori-terapisti prima e docenti poi della Formazione Professionale Pino Ciliberti e Antonio Saginario nonché i relatori e le relatrici del convegno “Aver Cura: esperienze e percorsi terapeutici” la cui celebrazione ha preceduto la cerimonia del “GRAZIE” della Fondazione Istituto Antoniano al Professore Pasqualino Vertucci.
La Fondazione e il Personale in segno di “riconoscenza” e “gratitudine” hanno fatto dono al Professore Vertucci di una particolare penna e di un caratteristico orologio: due doni non casuali in quanto con la penna il Prof. Vertucci continuerà a vergare le sue esperienze e il suo impegno a favore delle persone con disabilità – fragilità e con l’orologio “registrerà” il tempo che verrà non privo di sensazioni-emozioni.
Antonio Saginario al termine della cerimonia, non riuscendo a nascondere completamente la commozione, ha dichiarato: “E’ stata una serata all’insegna dei ricordi e delle emozioni. E’ stato bello rivederci, partecipare al saluto del Professore Pasqualino Vertucci” e Pino Ciliberti ha aggiunto: “E’ stata una cerimonia commovente ricordando gli anni delle nostre prime conoscenze e gli anni che abbiamo lavorato con i ragazzi, tenendo presente tutti i consigli e i suggerimenti ricevuti da Padre Ferdinando e dal Professore Vertucci”. Tommaso Marotta, anch’egli ex educatore – terapista ed ex docente della Formazione Professionale, interpretando anche il pensiero di tutti gli ex operatori dell’Antoniano, su WhatsApp ha opportunamente scritto “Il Professore Vertucci è stato ed è un grande uomo sia sul piano professionale che umano”.
Padre Eduardo Fiscone e Padre Giuseppe De Crescenzo nel salutare il Professore Vertucci gli hanno riconosciuto il “carisma” dell’uomo squadra e il suo “prezioso” e “tecnico” contributo fornito prima all’Istituto Antoniano (1959-1968), poi al Centro Medico Psicopedagogico Istituto Antoniano (1968-2005) e successivamente alla Fondazione Istituto Antoniano (2005-2021).
Il Professore Vertucci, con la calma e la serenità che hanno sempre contraddistinto la sua attività “specialistica” e in molte circostanze le medesime sono apparse addirittura una “virtù” non comune, in un ambiente particolare segnato dal saluto e dalla premiazione, non senza commozione, ha dichiarato: “Ho sempre lavorato con dedizione e con rispetto degli organi che la mia funzione mi assegnava e sempre nel rispetto dei compi assegnatimi ed oggi mi sono commosso fino a piangere quando ho visto tutte “le fanciulle” dell’Antoniano parlare con competenza, ordine, significato, svolgere una missione a favore dei bisognosi, incominciando a dare un senso alla loro formazione, crescita, impegno personale. Sono anche particolarmente lieto di aver svolto una missione a favore dei soggetti bisognosi di attenzione e di cure medico—cliniche. Incominciai a lavorare con gli orfani dei lavoratori della Formazione Professionale della quale sono presenti in sala alcuni operatori e i predetti soggetti vivevano come in una famiglia e Padre Ferdinando aveva un rapporto di fratellanza con tutti pur mantenendo un aspetto autorevole, sereno, distaccato e severo, ma era una persona di larghe vedute ed io in quel tempo lavoravo con L’Ente Morale del Fanciullo e con il Ministero di Grazia e Giustizia nelle Case di Rieducazione e, subito dopo aver conseguito la Laurea, fu il mio primo impegno che dovetti assolvere e in tali strutture si esercitava la “missione” di prendersi cura di tutti e dell’altro proprio come un equipe multidisciplinare. Queste furono le mie prime esperienze multidisciplinari in cui si operava con lo psicologo, l’educatore, l’assistente sociale, il terapista-occupazionale e si discuteva del “caso”, insieme si prendevano le decisioni sul come, quando e dove intervenire e, quindi, mi venne familiare questa modalità e con l’esperienza che avevo maturata alla problematica della professione trovai un’assonanza immediata con gli ideali della missione di Padre Ferdinando prima e di Padre Eduardo poi. Queste mi consentirono e mi hanno consentito di affinare ancora di più la mia sensibilità nei confronti degli altri e soprattutto nei confronti delle persone deboli e fragili che hanno diritto a ricevere tutta la nostra comprensione e ad usufruire di tutto il nostro impegno scevro da ogni condizionamento o calcolo. Questo modello di lavorare in sinergia in forma multidisciplinare lo portai all’Antoniano dove trovai Padre Ferdinando che lesse in maniera giusta questi messaggi e a seguire i PP. Eduardo e Giuseppe ai quali abbiamo affidato la continuazione di questa missione e credo che questo modo di fare dove la relazione, i rapporti reciproci, la famiglia costituiscono le condizioni irrinunciabili affinché ogni aiuto possa essere coronato da successo e raggiungere lo scopo ormai diffuso di vedere le persone, l’essere umano in condizioni di badare alla propria salute e alla tutela delle persone più fragili.
Spero che tutto questo continui perché Padre Giuseppe ha mostrato sensibilità verso questi aspetti e, quindi, ha tutte le possibilità perché questa prospettiva futura possa arricchire ulteriormente tutti quelli che vengono e afferiscono a questa Istituzione e questa possa, altresì, espandersi in maniera qualitativamente ottimale in quanto è preferibile che non si perda in qualità per acquistarne in quantità”.
Al Professore Vertucci hanno reso e rendono merito tutti i collaboratori dell’Antoniano di Ercolano, passati e presenti, che “hanno dato il prezioso contributo alla crescita e al prestigio dell’Istituzione con il loro impegno entusiasta, la loro passione, la competenza professionale, la cooperazione responsabile e creativa, la capacità di empatia e di relazione”.
Nella foto da sinistra: il Prof. Pino Ciliberti, il Prof. Pasqualino Vertucci, il Prof. Antonio Saginario e Padre Eduardo Fiscone.