Dopo il premio Mia Martini, Leiss torna con “Sarta delle stelle”
Dopo l’esordio nel 2019 con “Adesso che” e la recente partecipazione al prestigioso Premio Mia Martini con il brano “Incantesimi”, Leiss torna ad affascinare, con la delicatezza e l’armonia della sua voce, in “Sarta delle Stelle” (Cosmophonix Artist Development), il suo nuovo singolo.
Il brano, un’intensissima narrazione cuore ed anima, nasce dal desiderio dell’artista cuneese di far fluire, attraverso il linguaggio universale della Musica, messaggi volti a valorizzare l’essenzialità dei sentimenti.
Come in una lettera a cuore aperto, il cui destinatario è il mondo intero, “Sarta delle Stelle” prende forma dalle letture della sua autrice: incantata dalla levatura emozionale e morale di leggende derivanti dalla tradizione orientale – come l’Akai ito (Leggenda del Filo Rosso) – e occidentale – Mito del Minotauro -, Leiss dà vita ad uno straordinario connubio di culture e costumi, intrecciandole con il filo, vividamente rosso acceso, dell’Amore.
«Un giorno – dichiara l’artista – mi sono svegliata con quello che definirei un “cuore stanco” e ho sentito immediatamente il bisogno di scrivere una lettera, senza un destinatario preciso, sui sentimenti. Focus di questo nero su bianco, le insicurezze che di tanto in tanto bussano alla porta dell’anima di ciascuno di noi: il non sentirsi all’altezza, il non ritenersi mai abbastanza, ritrovandosi spesso ad essere circondati da persone che abusano della nostra gentilezza o che, forse troppo delusi dalla vita, ci incoraggiano ad accontentarci di ciò che abbiamo, ma non in un’accezione di gratitudine per ciò che l’esistenza ci offre, bensì di remissività e arrendevolezza. Una volta terminata questa missiva su cui ho riversato il fiume del mio sentire, ho deciso di trasporla in musica, combinando la mia concezione di Amore a due leggende che mi hanno sempre coinvolta per il messaggio che racchiudono: la leggenda giapponese del Filo Rosso e quella greca del Minotauro».
In questa unione di eccezionali racconti senza tempo, che come ogni forma d’Arte e d’Amore sono in grado di attraversare epoche e consuetudini rimanendo sempre attuali, Leiss tesse la tela del suo percorso personale e professionale, confezionando un pezzo che, proprio come un vestito in velluto minuziosamente ornato ad emblema delle relazioni che legano per congiungere e non per opprimere, intreccia trama e ordito in una meravigliosa analogia con i rapporti di coppia – «Tu Wei, io lei; la trama e l’ordito, le trame di noi che ho capito» -.
Concepito per accarezzare il cuore di chi lo ascolta e per sanare le ferite derivanti da delusioni e sogni infranti, “Sarta delle Stelle”, con grafiche curate dagli scatti emozionali di Reve Fotografie (Ilaria Rosso) e videoclip ufficiale diretto dall’abile sguardo di Giorgio Piva, giunge a orecchie e spirito con assoluta immediatezza, riconfermando l’eleganza e la capacità espressiva di Leiss e ricordando a ciascuno di noi la rilevanza di compiere il primo passo verso la storia d’amore più intensa e duratura dell’intera esistenza, quella con noi stessi, perché è solo così che saremo realmente in grado di scorgere e riconoscere la persona posta all’altro capo del filo, con la consapevolezza e la maturità atte a vivere un rapporto autentico e totalizzante, in cui ogni gesto rappresenti la natura stessa della connessione insita in due anime collimanti, «se indico il cuore tu mi guardi il dito».